CASALE – Non ha esitato a buttarsi nelle gelide acque del canale Lanza per salvare una donna che voleva suicidarsi. Gesto eroico in piena notte fra venerdì e sabato della scorsa settimana in via Buozzi di un giovane casalese di 28 anni (ha chiesto l’anonimato) che si è tuffato in acqua per salvare una donna che rischiava di annegare. È accaduto verso le 2 di notte nel tratto del corso d’acqua che costeggia via Luparia fra il ponticello che porta allo stadio Natal Palli e il ponte della rotonda di viale Ottavio Marchino. Poco prima una donna albanese di 48 anni che da anni vive in città con la famiglia, in cura per gravi problemi di depressione, si era gettata nel canale lasciandosi trasportare dalla corrente. Una volta in acqua ha però prevalso l’istinto di sopravvivenza e ha iniziato a chiedere aiuto.
“Ero a casa di una mia amica che abita in un palazzo davanti al canale – racconta il giovane che da anni fa il bagnino – quando abbiamo udito le grida, ci siamo sporti dalla finestra, ma subito non si riusciva a capire cosa stava succedendo, era buio, poi ho visto il corpo di una persona che passava sotto il ponticello e a quel punto abbiamo dato l’allarme allertando i centralini di Polizia, Carabinieri, 118 e Vigili del Fuoco”. Il ragazzo in un attimo è sceso in strada e ha iniziato a correre lungo il canale alla ricerca del corpo che galleggiava. “Sono subito arrivate le forze dell’ordine, la donna però era proprio in mezzo al canale e non si riusciva ad arpionarla, abbiamo aspettato che superasse anche il secondo ponticello per poterla illuminare con le torce e a quel punto ho tolto il maglione e mi sono gettato in acqua. Faceva un gran freddo, l’ho raggiunta, era cosciente, le ho detto di stare tranquilla che volevo riportarla a riva e lei mi ha lasciato fare. Una volta arrivato sulla sponda è iniziata la parte più complicata, quella che sinceramente non avevo considerato prima di tuffarmi in acque, non c’era nessun appiglio utile per risalire, e la donna con tutti i vestiti inzuppati pesava tantissimo. Solo con l’aiuto dei poliziotti e dei Carabinieri è stato possibile ripescarmi e poi con l’intervento dei Vigili del Fuoco è stato possibile portare in salvo anche la donna”. Sia il ragazzo che la signora albanese sono stati trasportati in ospedale. “Avevo bevuto dell’acqua e mi ero procurato dei taglietti alle mani nel tentativo di risalire a riva, così sono stato sottoposto ai trattamenti per evitare eventuali rischi” conclude il ragazzo che ieri si è recato regolarmente a lavorare. La donna dopo le cure del caso è invece stata ricoverata. Nello stesso tratto dove la donna è stata salvata anni fa aveva perso la vita un giovane casalese che dopo un incidente era finito con l’auto nel canale. Erano stati vani i tentativi di salvarlo.