CASALE – Per la primavera-estate 2023 l’Ufficio per i Beni Culturali della Diocesi promuove una nuova esposizione temporanea al Museo del Duomo. Rispetto alle mostre precedenti quella che verrà inaugurata venerdì 24 marzo alle 18 alla presenza del vescovo mons. Gianni Sacchi offrirà al pubblico alcune interessanti novità. Innanzitutto il tema: dopo gli approfondimenti storico-artistici legati alla vita della città e della Chiesa casalese nel corso dei secoli passati quest’anno ci si è voluti confrontare con il testo più complesso del Nuovo Testamento, ovvero l’Apocalisse.
«La mostra si lega con la volontà di ospitare lungo tutto il percorso dei sottotetti della Cattedrale – spiega Raffaella Rolfo, direttore dell’Ufficio Beni Culturali – trentatré pannelli dipinti dall’artista di origine novarese Paolo Colombo con il quale già dall’anno scorso ha avuto inizio la progettazione dell’esposizione».
Queste le altre novità: la presenza di una sezione consistente dedicata all’arte contemporanea e la possibilità di visitare tutti i sabati e tutte le domeniche i sottotetti del Duomo. Quest’ultimo percorso, solitamente reso accessibile solo in occasione di Casale Città Aperta, ospiterà le tele di Colombo che attraverso colori brillanti e forme evocative ha voluto proporre la propria lettura del Testo Sacro. «Innumerevoli sono le interpretazioni date dagli studiosi dell’Apocalisse di San Giovanni – spiega l’artista nell’introduzione del catalogo – ma ho realizzato personali scoperte che mi hanno permesso di ricreare un percorso figurativo. Come è sempre stato arduo inquadrare e definire con precisione l’opera letteraria, così non risulta semplice spiegare il senso di questo lavoro, percorso onirico, itinerario interiore. L’immagine rappresenta e non spiega la storia, ma invita il lettore-spettatore a sostare… e lì, mettersi in gioco, lasciandosi trascinare, immaginando».
La dimensione personale e interiore è quindi quella ricercata nell’allestimento che attraverso l’abbinamento di immagini dipinte e versi biblici condurrà il visitatore a percorrere in autonomia la penombra dei sottotetti fino a giungere all’esplosione luminosa dei matronei dell’atrio in cui le ultime tele esposte racconteranno della Gerusalemme Celeste. Infatti, al contrario dell’accezione “negativa” e catastrofica che hanno assunto i termini Apocalisse e apocalittico, l’allestimento ha voluto riproporre il “lieto fine” presente nel testo di Giovanni.
«Protagonista indiscusso dell’opera [l’Apocalisse, ndr] è Gesù Cristo Crocifisso e Risorto che, come Agnello immolato ma vittorioso, dona la propria Parola alle Sette Chiese dell’Asia Minore e, attraverso loro, all’intera umanità – spiega don Samuele Battistella, sacerdote diocesano -. In questo testo è condensata l’intera esistenza umana, il millenario cammino degli uomini, e soprattutto dei credenti, chiamati a confrontarsi con l’ingiustizia, la tentazione e la persecuzione, sapendo che il Risorto ha già vinto il male e che in Lui ogni figlio di Dio può vivere e annunciare la Speranza che non tramonta».
La visita attraverso il percorso dei sottotetti potrà, inoltre, essere preceduta e integrata dalla visione dell’esposizione curata da Bruna Curato, Chiara Mainini e Manuela Meni all’interno delle vetrine del Museo del Duomo nelle quali preziose oreficerie, volumi antichi e corali miniati offriranno un inquadramento storico e letterario all’Apocalisse. Anche in questo caso la scelta espositiva punterà a porre in dialogo l’arte e le carte attraverso un percorso fatto di luci e di ombre volto a stimolare la curiosità e la riflessione in un proficuo scambio di sguardi e pensieri.
L’ingresso sarà ad offerta libera secondo i seguenti orari: sabato e domenica dalle 15 alle 18. Per le scuole e per i gruppi sarà possibile accedere alla visita sia della mostra che del Museo anche in settimana previa prenotazione al 392.9388505 oppure scrivendo tramite mail ad antipodescasale@gmail.com.