OTTIGLIO – Un bio-villaggio over 65 nella collina della “Grotta dei Saraceni” a Moleto di Ottiglio. L’innovativa proposta verrà illustrata nel dettaglio sabato mattina nel Comune di Ottiglio da parte del gruppo lombardo, studio di progettisti di Como e parte finanziaria curata da uno studio di commercialisti di Bergamo, che vuol portare in Monferrato la prima proposta di un villaggio bio in Piemonte. “Una prima bozza a cui seguirà un progetto definitivo che dovrà avere l’ok da parte di Asl, Provincia e Regione – spiega il sindaco di Ottiglio Luigi Cabiale – un’occasione importantissima per il rilancio della Valle Ghenza e di una parte del Monferrato”. Il bio-villaggio sorgerà nella collina e nella zona della fontana solforosa a fianco dell’abitato di Moleto, uno dei borghi più affascinanti di tutto il Monferrato. Il terreno è di proprietà della Holcim, le famose cave di Moleto, dove per decenni si è scavato, ed è già in corso un compromesso per la vendita. “Il progetto che verrà illustrato nel dettaglio sabato – prosegue il primo cittadino del famoso paese fatto conoscere in tutta Italia con una immagine nello storico “Carosello” – prevede un villaggio in grado di ospitare 250 persone. Si tratterà di nuclei abitativi a cui verranno affiancati diversi spazi comuni fra cui un ristorante, una piscina al magnesio, un piccolo supermercato, e servizi specialistici e sanitari e anche un campo da golf a nove buche. Il principio è quello di affiancare nuclei abitativi a spazi comuni dove gli ospiti trascorreranno all’insegna del relax e del massimo confort il loro soggiorno”. Gli spazi abitativi potranno essere affittati dai turisti, over 65, che vogliono trascorrere un periodo di vacanza nelle verdi colline del Monferrato, in una struttura all’avanguardia e innovativa. “Si prevede una clientela soprattutto da fuori Italia, probabilmente dal Nord Europa dove le formule dei bio-villaggi hanno già preso piede con successo – prosegue Cabiale – un’occasione importante per il nostro territorio con la possibilità di 40-50 posti di lavoro, oltre ad un discorso di indotto. Una proposta che non inquina e porterà benefici, e di riflesso farà da vetrina a tutta la zona e ai suoi prodotti. Un’occasione importante per un rilancio di un territorio che a fronte di grandi potenzialità al momento è rimasta impaludata”.
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