CASALE . Nella complessa struttura multidisciplinare e interistituzionale che a Casale e in provincia si occupa del “problema amianto” mancava un tassello: un punto di riferimento al quale può fare capo chi cerca pubblicazioni, studi scientifici, articoli, documenti in genere sulla temibile fibra e sui suoi effetti soprattutto per quanto riguarda proprio Casale e la sua area. Ora questa lacuna è stata colmata. Martedì 20 dicembre all’ospedale di Casale è stato presentata la nascita del Cedoam, Centro documentazione amianto e patologie asbesto correlate. Tutto il materiale finora disponibile, e quello che verrà, è accessibile attraverso un portale internet: www.cedoam.it. L’accesso è aperto agli addetti ai lavori e anche a tutti i cittadini.
Il nuovo Centro documentazione è stato presentato da Antonio Maconi, Marinella Bertolotti, Federica Viazzi, Guglielmo Pacileo e dal sindaco Federico Riboldi. Il Comune di Casale ha infatti supportato finanziariamente, e non solo, la nascita del Cedoam, “una realtà che mancava e che è fondamentale” ha sottolineato Riboldi.
Dicono al Dairi: “Nel dettaglio, il Cedoam acquisisce, valuta, organizza e mette a disposizione dei professionisti la letteratura, le principali fonti informative e i documenti necessari per la formazione, l’aggiornamento e per la ricerca scientifica. Affianca quindi i ricercatori in tutta la filiera documentale: dalla redazione di bibliografie alla costruzione di ricerche personalizzate, nonché il monitoraggio dell’impatto dei ricercatori e delle loro pubblicazioni sulla comunità scientifica”.
Nella foto, da sinistra, Marinella Bertolotti, Guglielmo Pacileo, Federico Riboldi, Federica Viazzi e Antonio Maconi