MONTEMAGNO – Venerdì 30 agosto 2019 si apre la 20ª edizione della manifestazione “Montemagno sotto le stelle” curata come di consueto dall’Amministrazione comunale di Montemagno. Un’edizione legata alla tradizione ma anche ricca di novità rispetto al passato, tanto nella scelta delle locations quanto nel comune denominatore che unirà idealmente le due serate proposte: le musiche di Fabrizio De Andrè.
La serata d’esordio di venerdì 30 agosto in piazza San Martino, a partire dalle ore 21, vedrà alternarsi sul palco della scalea barocca il trio Ti basta chiudere gli occhi ed il gruppo musicale Supramonte, che proporranno rispettivamente brani tratti dalla produzione cantautorale italiana degli anni sessanta e canzoni del repertorio musicale di Fabrizio De Andrè. Degustazioni cura della Pro Loco di Montemagno.
Montemagno sotto le stelle proseguirà sabato 31 agosto, a partire dalle ore 19, presso l’insolita cornice del cimitero di Montemagno in via della Pace con lo spettacolo Dormono sulle colline, curato dal Teatro degli Acerbi. Lo spettacolo itinerante, tratto dall’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, accompagnerà il pubblico attraverso gli spazi dell’area cimiteriale realizzando una “Narrazione in vita dei nostri antenati” (questo il sottotitolo del lavoro), attraverso un adattamento del testo originario dell’Antologia ai luoghi del territorio dell’Astigiano e delle Langhe. Al racconto si uniranno interventi musicali tratti dall’album “Non al denaro né all’amore né al cielo” di Fabrizio De Andrè. Un’occasione per visitare il luogo in cui riposano tanti nostri cari e gli amici che abbiamo conosciuto e con i quali abbiamo condiviso parte della nostra vita. Lo spettacolo prevede tre diversi orari di inizio: 19.00, 20.30 e 22.00. E’ richiesta la prenotazione, che può essere effettuata contattando il numero di telefono 3392532921.
La serata teatrale rientra nella rassegna “Cuntè Munfrà 2019. Dal Monferrato al Mondo”, promossa dall’Unione Colli Divini e dalla Casa degli Alfieri/Archivio della Teatralità popolare e sostenuta da Fondazione CRAsti, Fondazione CRT e Regione Piemonte.
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