MONTEMAGNO – “Montemagno sotto le stelle” tornerà nel fine settimana con una ricca edizione all’insegna della riscoperta di luoghi, tradizioni e storia del territorio monferrino. Un altro fine settimana di festa dopo il successo della patronale nel parco del Castello. Per la manifestazione curata dal Comune si parte giovedì, alle 21,15, alla chiesa romanica di San Vittore, fuori dal concentrico, con la rappresentazione teatrale “94 passi in giardino” con Lorenza Zambon. Spettacolo della rassegna “Cunté Munfrà”. Venerdì, alle 21,30, ci si sposterà su piazza San Martino per assistere al concerto della rock band torinese “UDS”. Gruppo dal repertorio pop-rock in lingua italiana che ritorna a Montemagno con un concerto nella piazza in cui è stata girata la parte finale dell’ultimo video del brano “Può darsi mai”. UDS è Luca Pintus (voce), Fabio Manavella (tastiere), Igor Pasqual (chitarra), Fabio Bocchino (basso) e Marco Roca (batteria). La band è in prima linea nella promozione del territorio monferrino perseguita anche tramite la realizzazione dei video che accompagnano i brani: “La corriera stravagante” (2017) ed il già citato “Può darsi mai”, girati tra le colline dell’Astigiano. Doppio appuntamento sabato, alle 18, alla chiesa di San Vittore che ospiterà la presentazione del libro “Alla scoperta del romanico astigiano” di Franco Correggia (edizioni del Capricorno) con la partecipazione anche del professor Ezio Claudio Pia e dell’architetta Marina Cappellino. Poi, alle 21,30, su piazza San Martino lo spettacolo “La farsa di Maître Pathelin” a cura de La Ghironda che narrerà le vicende di Pathelin, avvocato furbo ed abile nell’arte dell’inganno. Inoltre sabato e domenica, alla Casa sul Portone, sarà visitabile la personale del pittore Mario Bianco. Mostra allestita con l’associazione Montemagno Arte e Cultura che sarà accessibile dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.
LA VITA CASALESE PERCEPISCE I CONTRIBUTI PUBBLICI ALL’EDITORIA.
“La Vita Casalese”, tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.