“Monsignor Luigi Novarese: apostolo dei malati”. Questo il titolo del convegno che si terrà venedì 19 aprile presso l’Auditorium San Filippo di Casale Monferrato organizzato dalla diocesi per presentare la figura, l’opera e il pensiero del primo beato casalese: monsignor Luigi Novarese, fondatore delle associazioni Centro Volontari della sofferenza e Silenziosi Operai della Croce. Alle ore 21, dopo il saluto del vescovo monsignor Alceste Catella, inizierà una tavola rotonda che vedrà alternarsi don Armando Aufiero, sacerdote dei Silenziosi Operai della Croce e responsabile dell’apostolato del Centro Volontari della Sofferenza, Mauro Anselmo, giornalista ed autore della biografia “Luigi Novarese. Lo spirito che cura il corpo” e Graziella Paderno, la persona che ha ottenuto il miracolo per intercessione di Luigi Novarese. E’ stata la sua guarigione, ritenuta “inspiegabile” dai medici, a convincere la Chiesa a dichiarare “beato” Novarese. Monsignor Luigi Novarese (1914-1984) è il sacerdote che sarà proclamato beato dalla Chiesa l’11 maggio 2013, a Roma, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura. Nato a Casale Monferrato, fu amico di papa Giovanni Paolo II che lo definì “l’apostolo degli ammalati”. Fu un innovatore, rispetto al suo tempo, nella lotta contro l’emarginazione dei disabili. Dialogò, senza complessi, con la medicina dimostrando l’efficacia terapeutica della motivazione spirituale nella cura del malato. Fondò case di cura, centri di assistenza, corsi professionali per disabili e infermi, insegnando loro a pensare e vivere in modo nuovo la malattia. “La missione sacerdotale a cui Dio lo ha chiamato”, ha scritto il cardinale Tarcisio Bertone nella prefazione alla nuova biografia “Luigi Novarese. Lo spirito che cura il corpo” (Edizioni Cvs, Roma 2011) del giornalista Mauro Anselmo, “è stata quella di affrontare la domanda angosciosa del mondo sul perché della malattia e della sofferenza (domanda che da sempre rischia di separare l’uomo da Dio), facendo leva sui valori dello spirito della persona sofferente”.
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