CERRINA – Prima una spaccata e poi il botto in banca. Non c’è quiete nella notte per gli abitanti di Cerrina Valle. Due assalti in due notti consecutive. Ma il potenziamento dei controlli da parte dei Carabinieri sembra dare il suo frutto con i ladri che in entrambi i casi hanno dovuto darsi alla fuga senza bottino. Il primo episodio nella tarda serata di lunedì quando quattro malviventi dopo aver rubato una Panda alla cooperativa “Il Cerro” a Cerrina la hanno utilizzata come ariete per sfondare la vetrata del bar del distributore Tamoil a Cascine Garoppi a Mombello. All’interno non hanno però preso nulla e si sono dati alla fuga poco prima dell’arrivo della pattuglia dei carabinieri di Pontestura. Intercettati a Moncalvo hanno abbandonato l’auto in una stradina di campagna e approfittando del buio hanno fatto perdere le loro tracce scappando per i campi.
Nella notte fra martedì e mercoledì il botto alla filiale della Cra di Cerrina Valle, in via Nazionale. Una banda, composta da diversi elementi, ha armeggiato al bancomat inserendo con dei tubi del gas all’interno dell’impianto. Poi con un innesco hanno fatto esplodere il bancomat, causando fra l’altro gravi danni anche all’interno della filiale. Un’operazione però abbastanza rumorosa tanto che alcuni vicini di casa hanno subito allertato il centralino del 112. In zona erano presenti, con un potenziamento dei controlli, sia la pattuglie del Nucleo Radiomobile di Casale che quella della stazione di Ponzano. Immediato l’intervento dei carabinieri con i banditi che non hanno potuto far altro che lasciare tutto a terra e darsi alla fuga a bordo di una Bmw grigia di grossa cilindrata. Si sono dileguati in direzione Asti venendo intercettati prima a Castell’Alfero dal Radio Mobile dei carabinieri di Asti e poi a Cavagnolo. Sono riusciti a far perdere le loro tracce. Già due anni fa, nel mese di febbraio, la filiale della Cra di Cerrina Valle era stata assaltata nella notte. Un gruppo di sei banditi aveva sfondato la vetrina dell’istituto di credito con un furgone ed aveva portato via la cassa del bancomat. Per abbattere la vetrina era stato necessario colpirla diverse volte col mezzo e per portare via la cassa i ladri avevano utilizzato due pedane. All’epoca bottino da circa 30 mila euro.