CASALE – «Manca un piano industriale e quindi un progetto per il futuro. Si vive alla giornata e questo rende inutile i sacrifici che stanno facendo i lavoratori».
E’ l’allarme lanciato da Mirco Oliaro di Fiom Cgil, da Narciso Merli di Fim Cisl e da Alberto Pastorello della Uilm, in ordine alla grave crisi aziendale nella quale versa Mondial Group. A preoccupare maggiormente le organizzazioni sindacali, l’assenza di un piano industriale per il futuro ed il comportamento tenuto dall’Amministratore unico Franco Monico. “Mondial Group attualmente versa in un grave stato di crisi – è il commento dei sindacati – con 140 esuberi e 120 con contratto di solidarietà. Per evitare la soppressione delle 14esime, che comunque sarebbero state pagate in gran parte dall’Inps, avevamo già compiuti con la proprietà passi importanti verso un accordo che prevedeva la sospensione delle quattordicesime ed il rinnovo, fino al 2016, del contratto di solidarietà. L’Amministratore Monico aveva accettato, salvo poi fare dietro front e comunicarci che avrebbe disdetto le 14esime ai lavoratori. Ma quello che ci preoccupa di più è la strategia commerciale dell’azienda e l’assenza di un piano industriale senza il quale Mondial Group è costretta a vivere alla giornata, senza lasciare speranze di un miglioramento per il futuro. Per questi motivi abbiamo deciso di chiedere al Prefetto Romilda Tafuri l’apertura di un tavolo tecnico con il quale la proprietà sarà obbligata a presentare un progetto serio».
Dario Calemme
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