CASALE – Ancora posti di lavoro che saltano. L’anno scorso avevano accettato un trasferimento nei pressi di Verona pur di mantenere il posto di lavoro. Sono 35 dipendenti (su 115) della ex Bistefani di Villanova, che, alla chiusura dello stabilimento sono passati nella sede centrale del gruppo Bauli. Ma in Veneto hanno resistito solo in 13, gli altri 22 dopo pochi mesi sono rientrati in Monferrato. Rinunciando al lavoro. Intanto sulla crisi aziendale della Mondial Group, la fabbrica di Mirabello che produce vetrine refrigeranti e frigoriferi industriali, scendono in campo anche le forze politiche del territorio nel tentativo di arginare una situazione occupazionale sempre più drammatica. L’azienda, dopo l’annuncio di circa 110 esuberi, ha inviato lettere di licenziamento per 120 dipendenti su 220 lavoratori, attivando anche contatti telefonici, individuali, con i dipendenti per conoscere il personale orientamento sulle proposte pervenute. Sulla situazione difficile che stanno vivendo i lavoratori Mondial, “è tempo che dalle parole si passi immediatamente ai fatti – sostiene Federico Riboldi – impensabile un caso Bauli bis dove nel silenzio della Regione e del Ministero dello Sviluppo Economico è stata smantellata un’eccellenza industriale del territorio”. E richiama ad un intervento immediato del Ministero e della Regione per scongiurare il rischio o trovare nuova occupazione per maestranze che hanno una formazione specifica invidiabile.
La Provincia e il Comune – è l’appello di Riboldi – si attivino immediatamente per mettere in relazione la richiesta con l’offerta”.
Intanto il consigliere PD, Matteo Vargiolu, ha inoltrato alla Presidenza del Consiglio comunale una mozione “per sostenere e dare ancora più forza sia ai lavoratori, sia alla collettività che con la crisi di questa azienda rischia molto. Spero con questa mozione si possa avere una seria e approfondita discussione in Consiglio Comunale ribadendo che quando si parla dei destini delle famiglie del nostro territorio non debbano esistere faziosità politiche ma anzi è essenziale trovare una linea comune tra tutte le forze politiche”.
La risposta dell’Amministrazione comunale è arrivata con la convocazione, a palazzo San Giorgio lunedì 9 gennaio alle ore 10, di un tavolo di lavoro a cui sono invitati con le organizzazioni sindacali e le maestranze, proprietà, Confindustria, parlamentari locali, “al fine di valutare – ha sollecitato il vice sindaco Angelo Di Cosmo – tutte le iniziative possibili a tutela e garanzia dell’occupazione”.
LA VITA CASALESE PERCEPISCE I CONTRIBUTI PUBBLICI ALL’EDITORIA.
“La Vita Casalese”, tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.