MOMBELLO – Domenica scorsa davanti al monumento ai Caduti delle due Guerre Mondiali di Mombello e delle sue frazioni si è celebrata la festa delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale. Si è reso omaggio a tutti gli italiani che hanno perso la vita per la libertà e per la realizzazione di un futuro di certezza di pace, tra loro ricordiamo con orgoglio i ragazzi riportati su questa lapide, non c’è famiglia che non abbia avuto caduti. Quest’anno si è commemorato il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale che ebbe inizio nel 1914, nel maggio del 1915 vi entrarono anche le truppe italiane, l’offensiva austriaca divenne sempre più pressante finche si subì nel 1917 la famosa sconfitta di Caporetto. Nel 1918 il conflitto si concluse con l’esercito italiano che stipulando un armistizio con l’Austria riuscì a conquistare Trento e Trieste e si raggiunse finalmente la pace. L’Italia oggi non è in guerra ma ha nuove battaglie da combattere: la disoccupazione, la paura del futuro, la mancanza di prospettive. Si sente il profondo bisogno di essere rappresentati da persone corrette, oneste, capaci, chiare, in cui avere fiducia. Il momento che stiamo vivendo è certamente il più difficile del dopo guerra sia dal punto di vista economico che politico e sociale. Ma se i nostri predecessori sono stati capaci di ripartire dopo le due guerre mondiali che avevano devastato il nostro paese, possiamo riuscirci anche adesso, sentiamoci orgogliosi delle nostre radici, della nostra storia, ritroviamo i valori fondamentali, mettiamo da parte egoismo e indifferenza e come ha citato il nostro Papa Francesco in una delle tante locuzioni “non facciamoci e non fatevi rubare la speranza”. La giornata di domenica ha quindi il significato di non dimenticare, per questo è importante conoscere la storia per capire il presente e organizzare il futuro.
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