Nella confusione caotica delle tasse sulla casa, una certezza c’è: la cosiddetta mini-Imu si dovrà pagare. L’ora fatale arriva venerdì 24 gennaio, scadenza dei termini per pagare l’odiato balzello. E’ anche il giorno in cui i contribuenti diranno addio a Mini-Imu e Tares, ma subito dopo dovranno iniziare a fare i conti con Iuc e Tari. L’imposta va pagata solo in quei Comuni che hanno deliberato un aumento dell’aliquota sopra la soglia del quattro per mille. Sono previste anche le detrazioni, stabilite in 200 euro per l’abitazione principale e 50 euro per ciascun figlio residente di età inferiore ai 26 anni. Si pagherà pure sui terreni agricoli, compresi quelli non coltivati, che sono di proprietà e a conduzione di coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali (Iap). Il versamento può essere effettuato con il modello F24 o con il bollettino postale. Con l’F24 bisogna utilizzare il codice tributo 3912 per gli immobili e il codice 3914 per i terreni agricoli, indicando che si tratta di un saldo per l’anno 2013. Il modello di bollettino di conto corrente postale riporta il numero di conto corrente 1008857615, su cui effettuare il versamento.
Casale Monferrato – i cittadini non devono pagare sull’abitazione principale, in quanto l’Amministrazione comunale non ha aumentato l’aliquota del 4 per mille relativa alla prima casa.
Borgo San Martino – l’aliquota per la prima casa è stata fissata al 5 per mille, pertanto i contribuenti devono pagare la tassa.
Brusasco – i cittadini devono pagare in quanto le aliquote deliberate sono del 5 per mille sulla prima casa.
Camagna – l’Amministrazione comunale ha applicato l’aliquota base, per cui i contribuenti non dovranno pagare nulla.
Camino – l’Amministrazione comunale ha abbassato la tassa sulla prima casa da un’aliquota ICI del 5 per mille ad un’aliquota IMU del 4,5 per mille, per cui in pochi pagheranno l’IMU prima casa e solo quelli con redditi alti.
Casorzo – non è stata aumentato l’aliquota, per cui nulla è dovuto dai cittadini.
Castelletto Merli – è stata mantenuta l’aliquota base, pertanto non si dovrà pagare.
Cavagnolo – l’amministrazione comunale ha mantenuto le aliquote base, per cui nulla è dovuto da parte dei cittadini contribuenti.
Coniolo – i contribuenti non pagano in quanto è stata applicata l’aliquota base.
Conzano – essendo stata deliberata un’aliquota dello 0,5% sull’abitazione principale, si deve pagare l’integrazione.
Frassinello – l’aliquota per l’abitazione principale è stata stabilita nella misura dello 0,35%, quindi non si paga nulla. Per i terreni l’aliquota è dello 0,95%, quindi la differenza dello 0,19% (rispetto allo 0,76%) va versata però solo per quei terreni posseduti o condotti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli, purchè l’importo non sia al di sotto dei 12,00 euro.
Fubine – per la prima abitazione è stata mantenuta l’aliquota del 0,4%, pertanto non è dovuta nessuna integrazione; mentre per gli altri immobili l’aliquota dallo 0,76% è stata elevata allo 0,81%; quindi coloro che non hanno provveduto a versare il saldo 2013 con l’aliquota dello 0,81%, devono versare la differenza.
Giarole – i contribuenti devono pagare, essendo l’aliquota sulla prima casa al 5 per mille.
Grana – non sono stati applicati aumenti sull’aliquota base, pertanto non si paga.
Grazzano Badoglio – non si pagherà nulla, in quanto sono state lasciate le aliquote base del 4 sulla prima casa e del 7,60 sul resto degli immobili.
Lu – per l’abitazione principale è stata confermata l’aliquota del 4,5 per mille, pertanto si paga sulla differenza di 0,5 punti percentuale.
Mirabello – i contribuenti sono chiamati a pagare la tassa.
Mombello – l’aliquota per la prima casa è rimasta invariata, pertanto non si paga nulla.
Moncalvo – non si pagherà, in quanto è stata mantenuta l’aliquota base.
Montiglio – è stata mantenuta l’aliquota base, pertanto i contribuenti non pagano.
Moncestino – i contribuenti pagano una quota dello 0,1%.
Morano – i contribuenti non pagano perché è stata mantenuta l’aliquota base al 4 per mille sulla prima casa. L’aliquota sui terreni è passata dal 7.6 per mille al 9.6 per mille, pertanto si dovrà pagare la differenza di aliquota del primo semestre.
Murisengo – è stata mantenuta l’aliquota base, pertanto nulla è dovuto da parte dei contribuenti.
Occimiano – l’aliquota per la prima casa al 5 per mille, pertanto i contribuenti devono pagare.
Odalengo Grande – l’Amministrazione non ha aumentato le aliquote IMU prima casa, quindi per i cittadini residenti nulla è dovuto in più di quanto già pagato.
Odalengo Piccolo – essendo state applicate le aliquote di base, i contribuenti non dovranno pagare.
Ozzano – non è previsto nessun pagamento.
Penango – nessun aumento è stato applicato, sull’aliquota base, pertanto non si procederà al pagamento.
Pomaro – sull’abitazione principale è stata mantenuta l’aliquota base, per il cui i cittadini non devono pagare nulla. Pagano invece i proprietari di terreni agricoli con requisito previdenza agricola.
Ponzano – è stata applicata l’aliquota base per l’abitazione principale, pertanto non si dovrà pagare.
Rosignano – non rientra tra i Comuni i cui residenti debbono pagare. Non sono esonerati i coltivatori diretti sui terreni e i proprietari di terreni agricoli non iscritti all’Inps.
Sala – non si paga per l’abitazione principale, mentre per i terreni i coltivatori diretti dovranno versare una quota pari al 40% del 1 per mille.
San Salvatore – si deve versare il 40% della differenza tra l’imposta calcolata applicando l’aliquota deliberata dal Comune (5 per mille) e l’imposta calcolata applicando l’aliquota di legge (4 per mille).
Gli immobili interessati sono abitazione principale e pertinenze, terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti, fabbricati rurali abitativi diversi da quelli ad uso strumentale all’attività agricola.
Serralunga di Crea – è stata applicata l’aliquota base, pertanto non si paga.
Solonghello – essendo stata applicata l’aliquota base per la prima casa, i contribuenti proprietari di abitazioni non sono chiamati a pagare.
Terruggia – sulla prima casa è stata applicata l’aliquota 4,5 per mille rispetto alla aliquota base del 4 per mille, per cui i cittadini devono pagare la differenza.
Tonco – non si paga in quanto l’aliquota di base è rimasta al 0,4%.
Tonengo – l’Amministrazione ha deliberato l’aliquota base sulle prime e seconde case, pertanto non sono richiesti ulteriori versamenti.
Treville – essendo stata applicata l’aliquota del 4,50 per mille sull’abitazione principale, i contribuenti sono soggetti al tassazione.
Valmacca – l’aliquota sull’abitazione principale è quella base (4 per mille), perciò non si paga.
Verrua – non si paga sull’abitazione principale in quanto l’aliquota comunale è quella base (4 per mille). Deve essere pagata invece per i terreni siti in zona di pianura a differenza dall’aliquota base (7,6 per mille) a quella comunale (8,5 per mille).
Vignale – non è dovuta per l’abitazione principale in quanto il Comune ha mantenuto l’aliquota base (4 per mille), mentre è dovuta per i terreni agricoli nonché quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola che sono stati esentati dal pagamento dell’imposta.
Villadeati – l’Amministrazione non ha deliberato aumenti sull’aliquota della prima casa, pertanto nulla è dovuto.
Villanova Monferrato – non è variata l’aliquota base dell’IMU sulle abitazioni destinate a prima casa; pertanto nulla è dovuto da parte dei proprietari utilizzatori della loro prima abitazione. Si paga invece sui terreni agricoli per i quali l’aliquota è passata dall’8,60 al 9,00 x mille.