Il vescovo mons. Gianni Sacchi, sabato presiederà la Veglia d’Avvento alle 21 in Cattedrale.
Proprio in vista dell’evento il Vescovo ha scritto un messaggio ai fedeli della Diocesi di Casale nel quale invita a caratterizzare questo tempo forte dell’anno liturgico con le “opere buone”.
Carissimi diocesani, fratelli e sorelle,
domenica prossima 1° dicembre inizia il prezioso tempo dell’Avvento.
Sappiamo bene che il tempo di Avvento è, per la liturgia cristiana, tempo di speranza, di attesa e di vigilanza.
Al centro delle nostre celebrazioni si colloca il mistero del “ Dio che viene “ a noi, ma anche quello del nostro futuro, la nostra destinazione all’incontro con lui.
Non possiamo vivere senza speranza, senza futuro: ma il rapporto con il futuro che la liturgia di Avvento propone è assai diverso dal modo di rapportarsi al futuro tipico della cultura (e soprattutto dell’economia) del mondo occidentale: mentre in questo domina la modalità della pianificazione programmatoria, secondo la quale il futuro è una specie di proiezione del presente, la liturgia ci immerge in un futuro come attesa di una novità imprevedibile.
L’Avvento per i cristiani è sempre l’attesa di Dio che viene nella nostra storia per trasformarla.
Di conseguenza questa attesa che viene vissuta nell’itinerario liturgico ci pone sempre in posizione di partenza: si tratta sempre di incominciare un cammino verso l’imprevisto ed imprevedibile, un cammino che esige attenzione e prontezza, insieme a quell’intima certezza, che nasce dalla fede, che sta per giungere nella vita di ognuno una luce nuova, capace di illuminare anche gli avvenimenti più angoscianti del nostro tempo e della nostra vita. Il Dio che pianta la sua tenda nella nostra storia ci renderà capaci di gioia e di vera festa.
Così deve essere atteso il Natale dai discepoli di Gesù.
La Bolla pontificia di indizione del giubileo ordinario del 2025 ha il titolo: “Spes non confudit”, “la speranza non delude”(Romani 5,5).
Nel segno della speranza l’apostolo Paolo infonde coraggio alla comunità cristiana di Roma.
La disposizione per l’Avvento è quindi alla speranza, che poggia sulla promessa di Dio di venire incontro a noi per aiutarci, per perdonare la nostra colpa, per condurci sulla via della verità in mezzo alle oscurità e i deserti della nostra vita; disposizione per l’Avvento è quindi la speranza che egli ci dia la forza di prendere in mano la nostra vita e di darle pienezza di senso; è la speranza che egli finalmente asciughi tutte le lacrime, vinca la morte e ci faccia entrare nel suo regno di luce di gioia.
Chi si mette in cammino nel tempo dell’Avvento, è guidato dalla parola di S. Agostino “Ci hai creati per te, o Dio, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te”.
In questo senso l’Avvento è l’attesa fiduciosa e gioiosa del Signore che ci viene incontro. Egli viene non perché noi siamo buoni, ma perché Lui è buono, non perché noi l’abbiamo amato, ma perché Egli ci ha amati per primo.
Come vivere questi giorni che si aprono davanti a noi?
La preghiera che introduce le letture della prima domenica di Avvento ci invita a chiedere: “Suscita in noi la volontà di andare incontro con le buone opere al tuo Cristo che viene”.
Le opere buone che devono caratterizzare il nostro Avvento sono quindi la Carità e attenzione a chi è nel bisogno, il nostro impegno per eliminare la durezza del cuore, il nostro lottare contro l’egoismo nelle sue varie forme e sfumature, il nostro aver cura gli uni degli altri con pazienza e reciproco ascolto, il nostro faticoso adoperarci ogni giorno per ricucire le divisioni che provocano tanta sofferenza, la nostra sincera disponibilità a riconciliarci per ritrovare la fraternità che il Signore ci ha donato e ci chiede di custodire.
Dio ci ama e proprio con queste opere attende che noi torniamo a Lui, che apriamo il nostro cuore al suo amore, che mettiamo la nostra mano nella sua e ci ricordiamo di essere suoi figli.
Carissimi fratelli e sorelle, entriamo dunque in queste quattro settimane scarse con il desiderio di concentrarci sempre di più nella ricerca della vera Luce, senza farci distogliere dalle tante luci artificiali che abbiamo creato e di cui ci siamo circondati.
Buon cammino di Avvento!
+ Gianni vescovo