CASALE (am) – Si preannuncia un autunno difficile per le famiglie italiane, un autunno di tagli e di rincari, complici un incerto quadro politico, la crisi economica europea, il conflitto in Ucraina ben lontano dall’essere risolto. A farne le spese come sempre sono i cittadini che devono affrontare la vita concreta di tutti i giorni; la scuola in un contesto simile non fa certo eccezione. La notizia era già arrivata alla fine del mese di luglio con un incontro convocato d’urgenza dalla provincia di Alessandria: occorre risparmiare sulle spese di riscaldamento e per le scuole superiori cittadine (che a Casale sono tre: Sobrero, Balbo e Leardi) è stata richiesta a settembre l’attivazione della settimana corta, con un orario spalmato non più su 6 giorni, come storicamente avviene da anni, ma su 5 giorni. Presi in contropiede, di fronte ad un annuncio così repentino e per nulla prevedibile, ormai a vacanze estive iniziate, i tre dirigenti scolastici casalesi, pur avendo espresso posizioni leggermente diverse, sono sostanzialmente allineati. E ora si attende l’incontro del 2 settembre.
Calvo: “Meglio partire l’anno prossimo”
“Nella riunione svoltasi il 28 luglio è stato dichiarato a più riprese dal sindaco Federico Riboldi, dagli assessori Daniela Sapio e Gigliola Fracchia che la partenza della “settimana corta” avrebbe dovuto avvenire o all’inizio dell’anno o, nel caso, non fosse stato possibile allestire i nuovi orari in tempi utili, nell’anno successivo. – scrive in una lettera il dirigente Calvo – Una convocazione, per giunta a distanza, il 2 settembre solo con l’Agenzia della mobilità piemontese, senza la presenza dei rappresentanti della Provincia di Pavia e della Regione Lombardia, appare evidentemente in contraddizione con la possibilità che si riesca a partire normalmente per il giorno 7 settembre. Fatto salvo che il nostro Consiglio di Istituto e il Collegio docenti si esprimeranno rispettivamente il 30 agosto e il 1° settembre, ritengo indispensabile che si anticipi l’incontro ai giorni dell’ultima decade di agosto per poter sottoporre agli organismi competenti della scuola, ma soprattutto comunicare ai genitori, un prospetto di orario valido sia per la Regione Piemonte sia per la Regione Lombardia, a partire – così come era stato fortemente sottolineato – dall’inizio dell’anno scolastico. In caso contrario, diventa difficile immaginare una partenza regolare dell’anno scolastico”.
Berrone: “Non possiamo tradire la fiducia delle famiglie”
Tempi troppo stretti anche secondo il dirigente Nicoletta Berrone. “Le questioni sul tavolo sono tante – dice la dirigente dl Leardi – prima tra tutte quelle dei trasporti. Attendiamo gli orari allineati che dovranno essere integrati, soprattutto quelli nelle fasce orarie dalle 13 alle 14. Consideriamo che il 70 per cento dei nostri alunni è pendolare e che già il corso del Liceo artistico ha un rientro obbligatorio il pomeriggio. La seconda questione da affrontare è quella di prevedere dei locali mensa idonei per gli alunni che si fermeranno a a Casale nella pausa pranzo. Quello che abbiamo già espresso alla Provincia, è che non deve assolutamente venire meno il rapporto fiduciario instaurato in questi anni con le famiglie, per questo al momento non è ancora stata fatta alcuna comunicazione ufficiale. In mancanza di elementi certi, sarebbe meglio rimandare il tutto al prossimo anno. In questo senso abbiamo già avuto rassicurazioni da parte del Sindaco”.
Rota: “Pensiero condiviso dai rappresentanti delle varie componenti scolastiche”.
Perplessità evidenti sull’attivazione della settimana corta per il poco tempo a disposizione nel formulare nuovi orari delle lezioni da lunedì a venerdì sono state espresse anche dal dirigente del Sobrero Riccardo Rota. “Questo pensiero è condiviso dal collegio e dai rappresentanti delle varie componenti scolastiche – spiega Rota -; restiamo in attesa dell’incontro del 2 settembre per valutare la fattibilità della proposta”.