CASALE – Nella serata di ieri si è svolto il consueto appuntamento con Sportivandamente su Radio VanD’A che ha visto come ospite Niccolò Martinoni. Insieme a Marco Scagliotti e Giampiero Aceto si è parlato della Serie appena conclusa con Udine e di quella che sta per iniziare con la Fortitudo Bologna, oltre a fare un appello per chiamare a raccolta tutto il pubblico di Casale.
LA SERIE CON UDINE – “E’ stata una serie lunga ed estenuante, contro una squadra tosta e da cui siamo usciti stremati ma vincitori. Sapevamo che Udine è una squadra lunga, esperta e fisica: si vede anche dall’ottimo campionato che ha fatto, ma la nostra solidità, durezza ed efficacia nei momenti difficili è venuta fuori e ci ha premiato. Negli ultimi 10’ la sensazione che Udine non fosse in grado di chiudere e che noi non fossimo una squadra che prende 20 punti e torna a casa in silenzio c’era eccome. Ho sempre pensato, infatti, ci fossero le carte per ribaltarla: siamo rimasti aggrappati, abbiamo difeso e poi gli episodi ce l’hanno fatta vincere. Forse, in queste partite, ci sono stati episodi sottolineati un po’ troppo, se pensiamo che cose del genere capitano un giorno sì e l’altro anche: alla fine succedono talmente tanti episodi che se mi dicessero di levare i finali di Gara 3 e Gara 4 io dire che sarebbero finiti in maniera diversa da com’è andata. Gli ultimi secondi sono stati strani, probabilmente Caupain non si è accorto che avevamo ancora un fallo da spendere, e poi noi dovevamo e volevamo difendere. Contro il tiro di Raspino si è messo in mezzo sicuramente il destino: la nostra speranza era che non entrasse ma alla fine sono momenti in cui pensi di tutto”.
LA SEMIFINALE – “La Fortitudo Bologna è una squadra che non ha bisogno di presentazioni; ora l’asticella si alza sempre di più, ma noi arriveremo pronti. Loro devono vincere per forza, e non dico che noi non dobbiamo, noi dobbiamo avere fame. La stessa fame che abbiamo avuto contro Jesi e Udine. Ci siamo conquistati il fatto di essere qui, ci siamo sentiti dire tante cose tra cui che il nostro è il Girone più debole, siamo stati sfortunati, abbiamo fatto mezza stagione senza il nostro centro titolare e abbiamo tanti giovani: in questo momento io non vorrei affrontare la Junior Casale. Sandi è stato fuori tanto tempo, ora non è ancora al meglio e sta facendo un grande sforzo perché non è facile rientrare in pieni Playoff. Sappiamo comunque che lui darà sempre il 100% sia che siano 5 o 35 minuti. Accorgimenti tattici? Noi ci siamo sempre concentrati su noi stessi e a far si che la nostra macchina funzioni bene, poi guardiamo l’avversario per evitare che nessun granellino di sabbia intacchi il meccanismo. Rosselli potrebbe essere quello più difficile da marcare, ma l’alternativa sarebbe Mancinelli… ma alla fine se prendi qualsiasi di noi con qualsiasi di loro sarà una dura battaglia”.
CASALE E IL PUBBLICO – “Oggi trovare dei giocatori che stanno così tanto in una squadra non è facile: come ho già detto tante volte per me è motivo d’orgoglio rappresentare questa Squadra e poi a Casale si sta davvero bene. Per queste due gare con la Fortitudo la speranza è vedere un PalaFerraris davvero gremito anche perché da Bologna arriveranno in tantissimi. Sarebbe bello quindi giocare in un palazzetto pieno in ogni ordine di posto: se i tifosi non vengono con la Fortitudo, ma quando vengono?! Non siamo mai stati una squadra che molla, non è nel nostro DNA: non l’abbiamo mai fatto e non lo faremo mai. Abbiamo bisogno di vedere il palazzetto gremito: sarà una partita tosta, difficile, ma sicuramente bella da vedere”.