CASALE – Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato di Casale Monferrato ha tratto in arresto Tarik Arbouch, 31 anni, cittadino marocchino residente in città, noto per diversi pregiudizi di Polizia e precedenti penali inerenti ai reati contro il patrimonio, la persona e inerenti agli stupefacenti. L’uomo nei cui confronti era stata disposta una misura cautelare degli arresti domiciliari, gia dall’inizio dell’anno era stato segnalato alla Procura di Vercelli poiché, nel corso di alcuni controlli effettuati presso la sua abitazione, risultava irreperibile. Alcuni giorni fa personale della locale Squadra Investigativa, conoscendo il soggetto poiché tossicodipendente e piccolo spacciatore di droga, eseguendo un’ulteriore verifica domiciliare e constatandone l’ennesima evasione, eseguiva una ricerca nei principali punti abitualmente frequentati e, verso le 12, lo rintracciava in piazza San Domenico, in compagnia di un altro giovane, anch’esso già noto agli uffici. Avvicinandosi per eseguire il controllo di Polizia, gli operanti accertavano che l’Arbouch tentava di liberarsi, gettandoli a terra, di due involucri contenenti sostanze diverse, poi rivelatesi eroina ed hashish, che immediatamente recuperavano. Nella circostanza il medesimo era trovato in possesso della somma di 15 euro, in banconote accartocciate nella mano destra, provento della contemporanea attività di spaccio nei confronti dell’altro giovane. L’Arbouch veniva così condotto presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Casale dove personale della Polizia Scientifica eseguiva gli accertamenti qualitativi sulla droga rinvenuta, del peso complessivo di 3 grammi. Il medesimo, nel corso della perquisizione personale veniva altresì trovato in possesso della somma di 730 euro, composta da banconote di piccolo taglio, suddivise in vari gruppi, inequivocabilmente collegata ad un’abituale attività illecita di cessione di sostanze stupefacenti, nonché di un coltello a serramanico con evidenti tracce di sostanza riconducibile all’eroina. In considerazione di quanto accertato il soggetto veniva tratto in arresto per i reati di evasione e detenzione di sostanze stupefacenti con finalità di spaccio; la droga, il denaro ed il materiale venivano sottoposti a sequestro. Al termine del rito il giovane era condotto presso la Casa Circondariale di Vercelli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il giorno seguente lo stesso era condotto presso il Tribunale di Vercelli per il giudizio direttissimo; in quella sede il Giudice procedeva alla convalida dell’arresto e disponeva l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in considerazione dell’inefficacia degli arresti domiciliari durante i quali, oltre all’inosservanza dei precetti imposti, era altresì dedito allo spaccio di droga.
LA VITA CASALESE PERCEPISCE I CONTRIBUTI PUBBLICI ALL’EDITORIA.
“La Vita Casalese”, tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.