ALESSANDRIA – Con il maltempo di questi ultimi giorni per la provincia di Alessandria la conta dei danni è ingente per mais, soia, frutteti, vigneti, noccioleti e ortaggi in pieno campo. Una vera calamità in un momento particolarmente delicato per le coltivazioni agricole con la raccolte in corso mentre ci si avvicina alla vendemmia.
In pochi minuti distrutto un intero anno di lavoro come è accaduto ieri pomeriggio nell’acquese, nel casalese e in Valcerrina.
I paesi più colpiti Cartosio, Castelletto Merli, Cereseto, Gabiano, Ponzano Monferrato e Serralunga di Crea.
Si conferma così la tendenza al surriscaldamento con il moltiplicarsi di eventi estremi che hanno pesanti effetti sulla vita delle persone ma anche sulle attività produttive come l’agricoltura: in questa estate 2021 si contano fino ad ora già 149 eventi estremi secondo i dati dell’European Severe Weather Database (ESWD) e si registra una temperatura superiore di 1,5 gradi alla media storica classificandola fino ad ora dal punto di vista climatologico come la seconda più calda in Europa ed al quarto posto a livello mondiale.
“Per effetto dei cambiamenti climatici la produzione di frutta estiva ha subito cali nei raccolti stimati pari al 35% per le albicocche mentre per le pesche e nettarine si stima il raccolto più basso degli ultimi 30 anni con una produzione inferiore di quasi il 20% a quella già molto bassa dello scorso anno – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Oltre alle strutture, si contano i danni alle colture proprio quando siamo in piena trebbiatura ed è nel vivo la stagione orticola, oltre ai vigneti in piena fioritura. L’agricoltura è, infatti, l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli”.
Il risultato sono pesanti danni alle coltivazioni con la perdita in molte aziende di un intero anno di lavoro, conseguenza dei cambiamenti climatici dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi che fanno registrare ingenti perdite della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.
“Parliamo di danni ingenti – ha aggiunto il Direttore di Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo – i nostri tecnici sono al lavoro per completare l’elenco delle aziende colpite. La grandine è l’evento più temuto dagli agricoltori in questo momento perché i chicchi si abbattono sui vigneti, sulle verdure e sui frutteti e spogliano le piante compromettendo i raccolti successivi, dopo un anno di lavoro. Nelle zone interessate dal maltempo sono particolarmente concentrate le coltivazioni di frutta, orticole e vigneti: in questo caso risulta fondamentale la protezione delle reti antigrandine che tuttavia non sono ancora sufficientemente diffuse”.
L’effetto dei cambiamenti climatici con l’alternarsi di siccità e alluvioni ha fatto perdere oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.
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