CASALE (fs) – Non accenna a placarsi la tensione all’interno della maggioranza che governa la città, formata dal Pd, dalla lista Casale Cuore del Monferrato e dalla Lista civica Titti Palazzetti, tutti d’accordo nel sottoscrivere il programma elettorale del Sindaco al quale ogni gruppo ha portato un proprio contributo qualificante.
Le prime difficoltà, diremmo fisiologiche, sono emerse nella formazione della Giunta, che è stata laboriosa per varie ragioni: innanzitutto la ferma volontà del Sindaco di scegliere volti nuovi e quindi scontentando molti, in particolare all’interno del gruppo consiliare del Pd, ove personaggi di lungo corso della politica casalese vedevano frustrate le loro ambizioni di un posto nel governo cittadino. Difficoltà venivano anche dalla lista Casale Cuore del Monferrato, travagliata al suo interno dal confronto tra chi ne voleva preservare la caratteristica di “movimento” più culturale che politico al servizio del leader Gioanola e coloro che sostenevano la necessità di darsi una organizzazione capace di sostenere le idee e il programma del gruppo nel confronto con le altre forze della maggioranza.
A rivelarsi particolarmente attiva è stata questa seconda componente, a cui fa capo il gruppo Consigliare comunale che ha preso precise posizioni pubbliche in questi giorni e che ha assunto il nome di “Laboratorio socio politico Casale Cuore del Monferrato”, dotata di maggiore competenza amministrativa e molto attenta ai fatti concreti con i quali si manifesta l’attività della Giunta. La vigilanza e l’esame attento dei provvedimenti dell’Amministrazione non ha tardato a portare i nodi al pettine. Il primo, e per ora il più clamoroso, il disaccordo manifestato la scorsa settimana in Consiglio comunale dalla capogruppo Assunta Prato in occasione del voto sulla delibera urbanistica arrivata all’opinione pubblica come l’autorizzazione dell’Amministrazione ad aprire cinque nuovi supermercati in città. Cosa che ha fatto imbestialire i commercianti e non solo, come abbiamo dato conto la scorsa settimana.
Dopo aver chiesto nei giorni precedenti al Sindaco di rinviare la discussione ed il voto sulla “contestatissima delibera che stravolge le prospettive del commercio cittadino per meglio approfondirla e se opportuno modificarla“, di fronte al diniego, la Capogruppo Prato nel suo intervento in Consiglio Comunale ha condizionato il voto favorevole all’accettazione pubblica da parte del Sindaco di una serie di “iniziative che riteniamo necessarie per attenuare l’impatto della variante urbanistica in questione“. Il sindaco le ha accettate ed il voto è stato favorevole; l’assessore al commercio Francesco Martinotti espressione di questa forza politica, si è immediatamente attivato per eseguire quanto richiesto.
A dimostrazione che la tensione è elevata il Gruppo Consigliare e il Laboratorio Socio Politico “Casale Cuore del Monferrato” hanno diffuso un comunicato per “manifestare al Sindaco, alla Giunta e alla popolazione il proprio disagio di fronte alle modalità con cui questa Amministrazione affronta i problemi della città agendo in modo disordinato e spesso non coerente con il programma in base al quale ha chiesto il voto ed è stata scelta per governare la città. Abbiamo votato e chiesto ai nostri sostenitori e simpatizzanti di votare il Sindaco Palazzetti sulla base di un programma elettorale che noi intendiamo rispettare e chiediamo al sindaco di rispettare“.
Una presa di posizione durissima, che fa presagire una crisi di Giunta? Difficile dirlo, ma parole come quelle che seguono difficilmente vengono dette a vanvera: “Invitiamo il Sindaco e l’Amministrazione a rispettare il programma e a confrontarsi coi cittadini, con le forze politiche che appoggiano la maggioranza e con le associazioni di categoria. Riteniamo che ad oggi l’impegno profuso per rispettare questi obiettivi sia insufficiente e anzi, le azioni intraprese stiano minando le basi delle progettualità, dei propositi e delle promesse che noi abbiamo sottoscritto e intendiamo portare avanti. Speriamo quindi che questo appello pubblico possa fungere da volano per il cambiamento di una situazione che non rispecchia le proposizioni che avevamo abbracciato e che devono essere percorse per il bene della nostra città e dei suoi cittadini. Noi non intendiamo e in coscienza non possiamo attendere oltre.”
Ora sul tavolo non c’è solo la questione del commercio. Tra breve bisognerà approvare il bilancio e sono al pettine i nodi della politica dei rifiuti. Pare addirittura che sotto traccia si proponga di abbandonare la raccolta differenziata ‘porta a porta’ e ampliare fino quasi a raddoppiare la discarica di Roncaglia. Sarebbe una radicale inversione di tendenza rispetto al programma del Sindaco ed alla politica seguita dalle passate amministrazioni di centro sinistra. Ed anche una rottura del patto sottoscritto con i 44 Comuni del Consorzio.
Altro tema caldo la formazione dei Consigli di Quartiere. Già da un paio di mesi “Casale Cuore del Monferrato” ha presentato al Sindaco, che lo ha condiviso, un progetto che prevede l’elezione diretta dei consiglieri e del presidente in modo da allargare al massimo la partecipazione democratica, come previsto dal programma elettorale. Ma già da giorni si sussurra di una bozza di regolamento del Sindaco che ne stravolge completamente l’impostazione democratica facendone una sorta di comitato di nominati.
Come reagirà la lista Casale Cuore del Monferrato?