CASALE – Sarà necessario un approfondimento delle indagini da parte della Squadra mobile di Genova, in collaborazione con la Capitaneria di porto, per spiegare la morte di Marisa Prevignano, maestra in pensione di 68 anni di San Salvatore, trovata annegata, lunedì scorso, all’altezza del molo Archetti di Pegli. A causa dell’assenza di documenti nella borsa e nel portafoglio della donna, trovati vicino al corpo, non è stato facile identificarla. Solo grazie alla denuncia di scomparsa presentata dal figlio Flavio, 44 anni, da poco rientrato da una vacanza in America, è stato possibile risalire all’identità della donna. Secondo una prima ricostruzione la donna è salita nelle prime ore del mattino a bordo di un treno per Genova. Dopo aver pagato il biglietto in stazione, forse credendo di averlo perso, ne ha comprato un altro a bordo del treno. Scesa a Pegli si è diretta verso il molo Archetti dove si trova l’approdo del servizio navebus che collega via mare il ponente al centro cittadino. Qui per motivi ancora in corso di accertamento, è caduta e dopo aver sbattuto violentemente sugli scogli e finita in mare. Una dinamica che sarebbe confermata da un esame preliminare sul corpo che riporta una ferita sulla nuca, così come sul volto. Marisa Prevignano era molto conosciuta in paese per essere stata maestra della scuola elementare e poi impiegata in biblioteca.
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