CERRINA – Un attimo per spezzare una vita carica di energia. Un infarto ha portato domenica pomeriggio Massimo Bertolla, 51 anni lo scorso fine luglio, da tutti conosciuti con il soprannome di “Macio”. Grande appassionato delle due ruote, ma anche dei Quad, l’altro giorno con un gruppo di amici aveva raggiunto le zone fra Arquata e Ovada per un’uscita con la moto da enduro. Sembrava tutto potesse procedere come sempre, il piacere dell’uscita in moto, le battute scherzose, ma durante una sosta Bertolla ha alzato lo sguardo verso gli amici e ha appena fatto in tempo a dire: “Non sto bene”. Si è accasciato sul manubrio della sua nuova moto, senza vita. In breve la notizia della sua tragica scomparsa ha raggiunto il Monferrato dove era molto conosciuto. Originario di Pontestura, uno dei più di trenta coscritti della leva del 1963, abitava da anni a Montaldo di Cerrina, con attività a Madonnina di Serralunga di Crea dove era titolare di una impresa di sabbiatura, in regione San Jorio. “Alcuni giorni fa con mio figlio si era lamentato di avvertire un certo dolore, in settimana avrebbe voluto farsi vedere del medico, ma niente poteva fare presagire quello che è successo domenica pomeriggio” dice il fratello Antonio. Pieno di vita, solare, Massimo Bertolla aveva mille impegni: donatore Avis, era un appassionato ricercatore di funghi, usciva con il cane da tartufi e la scorsa settimana aveva effettuato un lancio in tandem con il paracadute.
Già sposato con Paola Scarrone lascia il figlio Stefano, di 17 anni, la mamma Pierina e la compagna Angela.
IL SORRISO DI MASSIMO
PONTESTURA – Tre comunità in lutto per l’improvvisa scomparsa di Massimo “Macio” Bertolla, l’impresario della Valcerrina stroncato da un malore domenica pomeriggio mentre con un gruppo di amici stava effettuando una uscita in moto sulle strade fra Arquata ed Ovada. Sono quelle di Pontestura, Cerrina e Madonnina dove il monferrino era nato, abitava e lavorava. Una folla commossa di amici martedì sera e mercoledì hanno preso parte ai rosari recitati nella chiesa di Montaldo di Cerrina e nella chiesa parrocchiale di Sant’Agata a Pontestura, paese d’origine, dove oggi alle 15 verrà celebrato il funerale. Poi la salma verrà cremata. Massimo Bertolla era una di quelle persone che con la sua vitalità riusciva a coinvolgere quelli che gli stavano intorno, sempre sorridente, sempre propositivo, una persona dalle mille passioni. Solo la settimana scorsa aveva effettuato un lancio in tandem con il paracadute. Decine i messaggi lasciati a ricordo sul suo sito di Facebook: “Con il tuo sorriso te ne sei andato, felice sulla tua moto nuova insieme ai tuoi amici e con il sorriso continueremo a ricordarti”, “Se ne è andato il re della sabbiatura”, “Addio amico anche se non sarai con me fisicamente vedrai il tanto auspicato Madagascar attraverso i miei occhi e giorno per giorno te lo racconterò”, “Impossibile entrare in una mulattiera e pensare che tu non sia lì con noi ad incitarci” e “Massimo è in mulattiera con Edo…” ricordando che anche Edo Montiglio, scomparso mesi fa, faceva parte del gruppo di appassionati delle due ruote.