CASALE – È stata chiusa con un bilancio di 1500 visitatori, la mostra “Luci e colori dell’Apocalisse di San Giovanni” curata da Chiara Mainini, Bruna Curato e Manuela Meni con il coordinamento di Raffaella Rolfo presso il Museo del Duomo di Casale.
L’esposizione si è concentrata sul testo più complesso del Nuovo Testamento, l’Apocalisse di San Giovanni, che è stato affrontato attraverso due sezioni: la prima di introduzione e di contestualizzazione è stata sviluppata attraverso l’allestimento di preziose oreficerie, volumi antichi e corali miniati degli istituti culturali diocesani (Museo del Duomo, Archivio diocesano e Biblioteca del Seminario), il secondo si è invece sviluppato lungo tutto il percorso dei sottotetti ed ha ospitato le 33 coloratissime tele di Paolo Colombo, artista di origine novarese.
La mostra, aperta su offerta libera grazie alla collaborazione dei volontari delle associazioni Antipodes e Orizzonte Casale, ha permesso infatti di rendere fruibili durante tutto il periodo di apertura (dal 24 marzo al 2 luglio) il percorso archeologico dei sottotetti, solitamente visitabile la seconda domenica del mese in occasione di Casale Città Aperta.
«In questi mesi abbiamo avuto il piacere di accogliere molte persone» spiega Salvina De Grandi, collaboratrice diocesana «alcuni erano visitatori singoli provenienti dalla città e dal territorio, altri erano turisti giunti da altre regioni italiane (soprattutto Lombardia e Liguria), ma anche dall’estero.
L’esposizione ha riscosso l’interesse delle scuole e dei gruppi di catechismo, degli oratori e delle parrocchie, venuti in visita con i loro parroci. Abbiamo infine avuto il piacere di accogliere Mons. Guido Gallese, vescovo di Alessandria».
La collezione permanente del Museo del Duomo rimarrà aperta fino a domenica 30 luglio, mentre chiuderà per tutto il mese di agosto. Si riaprirà a settembre con una nuova esposizione tematica sul tema delle festività nella Diocesi di Casale dove non mancheranno le novità! Prima tra tutte il coinvolgimento della comunità RIS don Minazzi di Fondazione ODA e di diversi “donatori di ricordi” che hanno condiviso fotografie delle feste celebrate in passato.
LA VITA CASALESE PERCEPISCE I CONTRIBUTI PUBBLICI ALL’EDITORIA.
“La Vita Casalese”, tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.