LU – Giovedì 15 novembre 2018 ricorre il decimo anniversario dell’apertura del Museo San Giacomo di Lu. Il museo di arte sacra e del territorio, ospitato nei locali dell’antico complesso storico di San Giacomo, è situato in pieno centro nel paese di Lu (AL) ed è stato allestito su iniziativa dell’Associazione Culturale San Giacomo in collaborazione con l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Casale Monferrato e le Soprintendenze competenti.
In esso si conservano alcune fra le testimonianze più significative della storia del paese e del suo territorio, riportate alla luce da polverosi magazzini e ambienti poco sicuri per poi essere catalogate, fotografate, in parte restaurate e quindi salvate da sicura dispersione e degrado.
Dipinti su tela di pregio, fra cui i Canonici di Lu di Pietro Francesco Guala, un gruppo di tele del pittore luese Luigi Onetti (1876-1968), opere di Orsola Maddalena Caccia (1596-1676), del luganese Giuseppe Antonio Maria Torricelli (1710-1808), della bottega di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo e Domenico Piola, oreficerie, paramenti sacri, sculture lignee – fra le quali due statue attribuite allo scultore torinese Stefano Maria Clemente (1719-1794) e alla bottega di Carlo Giuseppe Plura – reliquiari e altre suppellettili di diversi materiali e tipologie, si conservano nelle sale appositamente create per l’esposizione dall’Associazione, nata nel 1999 con lo scopo di conservare per le future generazioni la memoria del patrimonio storico, artistico, architettonico, documentario e letterario locale.
Oltre un centinaio di oggetti di natura ecclesiastica e non, databili tra il XV e il XX secolo, in gran parte provenienti dalle chiese del paese e legati alla devozione religiosa luese del passato, sono stati così restituiti alla comunità locale oltre che a tutto il territorio del Monferrato.
Gli ambienti, progettati dall’architetto Dario Manzo e allestiti dagli storici dell’arte Lorena Palmieri e Gian Luca Bovenzi, storico del costume ed esperto di tessuti, hanno immediatamente affascinato il pubblico per la loro ordinata ed elegante semplicità consentendo al museo di entrare a far parte in breve tempo del Sistema Museale della Diocesi di Casale, dei circuiti “Abbonamento Musei Torino Piemonte” e MOMU (Monferrato Musei), del progetto “Città e Cattedrali” della Fondazione CRT, oltre che dell’AMEI – Associazione Musei Ecclesiastici Italiani – interprete e portavoce dei musei ecclesiastici presenti sul territorio italiano.
In questi anni sono state promosse diverse attività culturali, spesso in collaborazione con altri enti e associazioni presenti sul territorio, tra cui la realizzazione di pubblicazioni di carattere storico-artistico, mostre a tema, conferenze ed eventi musicali come il Festival internazionale PianoEchos giunto alla quindicesima edizione.
Tanti sono stati i riconoscimenti di stima ricevuti, come ad esempio da parte degli eredi del pittore luese Luigi Onetti, che nel 2013 hanno voluto donare al museo alcune opere in loro possesso andando così ad arricchire le collezioni del San Giacomo che da allora si è posto fra gli obiettivi principali anche quello di valorizzare e far conoscere al grande pubblico e alla critica l’operato dell’artista ritenuto uno dei più validi pittori monferrini del primo Novecento attivi in Piemonte.
Nel 2016 inoltre, di comune accordo e in prospettiva di nuove collaborazioni future in nome della tutela e della valorizzare del patrimonio culturale materiale e immateriale del territorio, la Soprintendenza competente, il Comune di Casale e la Diocesi hanno stabilito il rientro nel luogo d’origine del dipinto I Canonici di Lu di Pietro Francesco Guala datato 1748, tornato finalmente nel paese d’origine dopo oltre mezzo secolo di assenza.
L’importante sinergia nata da allora fra queste realtà culturali vicine, già concretizzata in precedenza, è tuttora in corso di sviluppo a livello locale grazie soprattutto al circuito MOMU (Monferrato Musei), che prevede in futuro una maggior collaborazione fra i musei del territorio alfine di promuovere e valorizzare tutti insieme le risorse che il Monferrato ha da offrire.
La recente creazione di una edizione limitata e preziosa di Grignolino affinato in botti di rovere per 24 mesi dedicato al dipinto de “I Canonici”, affidata all’azienda vinicola Casalone di Lu, nasce proprio dalla volontà dell’Associazione di incoraggiare questo intento di promozione territoriale.
Il Presidente dell’Associazione San Giacomo Leo Rota a nome dell’Associazione e del Direttivo del museo, esprime la propria soddisfazione per il traguardo raggiunto, ricordando con affetto tutte le persone che hanno collaborato e continuano a farlo, rendendo possibile negli anni il successo di questo e di altri progetti. Il ricordo va anche alle persone che oggi non ci sono più, come la restauratrice Elisabetta Telaro, che ha restaurato la maggior parte delle opere esposte, e l’amico Bruno Tento, titolare dell’impresa edile che in passato ha partecipato alla ristrutturazione degli ambienti che ospitano il museo oltre che al restauro delle chiese di Lu.
Il programma della giornata di sabato 17, aperta a tutti, prevede le seguenti iniziative:
- ore 14,30 -18.00: visite guidate al museo dove è in corso la mostra “Forme erranti” dell’artista Albina Dealessi. Ingresso gratuito.
- ore 18.00: nella chiesa di San Giacomo, Messa.
- ore 20.30: nella chiesa di San Giacomo, intervento dal titolo: “Dieci anni di Museo San Giacomo: passato, presente, futuro” a cura del Presidente dell’Associazione San Giacomo, Leo Rota e della Conservatrice del museo, Lorena Palmieri.
A conclusione del pomeriggio di festa per i 10 anni del museo è previsto, alle ore 21.00, nella chiesa di San Giacomo, il concerto per pianoforte del giovane pianista cileno-americano Matias Nestor Cuevas, come “fuori programma” nell’ambito del Festival PianoEchos 2018. Musiche di Rameau, Beethoven, Brahms, Liszt. Ingresso libero. Pianista cileno-americano, Matias Nestor Cuevas, dopo essere arrivato in Italia dagli Stati Uniti nel 2013, ha studiato presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano sotto la guida del M° Vincenzo Balzani che continua a seguirlo nella sua formazione. Attualmente studia nella classe di Silvia Rumi.
Dal 2011 al 2013 ha frequentato l’unica scuola media musicale degli Stati Uniti chiamata la “Crowden School of Music” a Berkeley (California, U.S.A), dove ha studiato con il M° Arkadi Serper. Nel corso di tre anni Matias ha tenuto molti concerti non solo come solista ma anche suonando con gruppi da camera ed ha partecipato a numerose masterclass con musicisti come YoYo Ma e il Quartetto San Francisco.
Si è esibito in diversi Festival quali: Junior Bach nel 2011-12-13, X e XII edizione del SFMF Young Artist’s Concert al Conservatorio di San Francisco (2011-2013) e al Summer Chamber Music Workshop dal 2011 al 2013 nella Crowden School of Music sotto la guida del M° Serper e del M° Eugene Sor.
Ha ottenuto premi in concorsi nazionali e internazionali tra cui il premio XXI secolo del Concorso Pianistico di Cantù nel 2018, il 1° Premio assoluto della III edizione del Concorso “Pozzolino” di Seregno, 1° Premio assoluto della XVI edizione del Premio Monterosa-Kawai a Varallo, il 1° Premio assoluto della I edizione del Tadini International Music Competition a Lovere, il 1° Premio della Nuova Coppa Pianisti a Osimo, il 1° Premio del Concorso Piano Talents Competition, il 1° Premio del Concorso Internazionale della Città di Albenga.
Per info: Museo San Giacomo di Lu – Facebook @museosangiacomolu – info@museosangiacomo.it
cell. 347.8739509