CASALE – Lunedì mattina presso l’Accademia Filarmonica di Palazzo Treville si è svolto l’incontro tra Federico Riboldi, candidato Sindaco di Casale Monferrato, insieme ad Enzo Amich, candidato di Fratelli d’Italia al Consiglio Regionale, e Giovanni Berrino, Assessore ai trasporti e al Turismo della Regione Liguria. Si è parlato della possibile partnership tra la Liguria e sito Unesco del Monferrato, che può diventare un collegamento fondamentale in tema di turismo e logistica.
Obbiettivo: una politica turistica comune tra Liguria e Sito Unesco del Monferrato e realizzazione di un buffer per il trasporto refrigerato a Casale, come retroporto di Genova.
«Fare turismo oggi vuol dire guardare la cosa ad ampio raggio – ha commentato Federico Riboldi candidato sindaco di Casale Monferrato per la grande coalizione del Centro Destra – il turismo ligure che conoscevamo negli anni ’70-’80 è cambiato molto rispetto a quello che possiamo accogliere in Monferrato dal 2014 ad oggi, momento in cui siamo diventati Patrimonio Unesco. Quello che abbiamo in testa è un turismo di qualità, interessato, culturale. Castelli, ville, palazzi, luoghi d’arte, musei, il nostro territorio ha tutto quello che serve per poter accogliere un turismo di altissimo profilo. Noi vogliamo istaurare un rapporto profondo di collaborazione con la Regione Liguria che ci porti a mutuare l’esempio che la Costa Azzurra e la Provenza, da diversi anni, hanno deciso di attuare. Mare e collina, due territori diversi che si promuovono insieme e si uniscono nello sviluppo turistico reciproco. Il nostro Patrimonio Unesco può accogliere i turisti che arrivano a Genova o al porto di Savona e, di riflesso, le comitive che arrivano nel Monferrato devono scendere al mare per scoprire le bellezze del Ponente e del Levante. Questo è il progetto concreto che vorremo mettere in atto insieme all’Assessore Giovanni Berrino».
«La prima necessità di Casale Monferrato e del basso alessandrino – ha aggiunto Enzo Amich – è quella di rappresentare il nostro territorio in Piemonte. La Regione è determinante per tanti aspetti, dal turismo, alla sanità, ai trasporti e il nostro territorio non è stato sviluppato come meriterebbe, sia dal punto di vista logistico ma anche come cucina, paesaggio e turismo. Quello che manca oggi è un vero e proprio pacchetto visitabile, fruibile, che diventerebbe un vanto per tutti. Dai porti di Genova e Savona ci collegamenti importanti, come le navette che fanno rotta all’Outlet di Serravalle che oggi è diventato il secondo luogo più visitato all’anno in Italia, dietro soltanto al Colosseo. E’ chiaro che non sono cose che si possono improvvisare, ne bisogna avere la presunzione di pensare che si possa competere su queste cifre in tempi rapidissimi, ma è chiaro che un’offerta del genere il Monferrato la debba presentare. Il futuro del nostro territorio si gioca su questi tavoli e soltanto quando si riusciranno ad unire le forze si potrà dire di aver fatto quel salto di qualità tanto desiderato».
«Da ligure del ponente non posso che considerare il Basso Piemonte come una terra di casa – ha dichiarato Giovanni Berrino a chiusura della conferenza – per diverse ragioni: sia culturali che commerciali. Credo sia impossibile non pensare ad uno sviluppo turistico che non tenga conto di questa particolare vicinanza di territorio e popolazioni. Siamo in un panorama dove il tempo medio di rimanenza sul territorio ligure per quanto riguarda il turista si attesta intorno ai 3-4 giorni e il nostro obiettivo deve essere quello di far vedere la diversità e complementarità delle nostre bellezze il più possibile. Possiamo contare su due panorami completamente diversi con un Monferrato che è una zona con ricche vestigia del passato ed un presente fatto di agricoltura ed enogastronomia molto importante. Ho già fatto in passato dei protocolli d’intesa con le regioni Piemonte e Lombardia. Due anni fa per esempio abbiamo fatto passare in un comune della provincia di Alessandria la “Milano-Sanremo del Gusto” ma possono essere diverse le idee da implementare in modo da creare un ventaglio di offerte interessanti. Quello che conta è avere la convinzione che si possa fare. Più riusciamo ad essere rete, ad essere uniti, più le persone ci sceglieranno per l’arco ventaglio che possiamo offrire. Un legame non solo da coltivare ma soprattutto da promozionare. Lo sbocco verso Nord per la Liguria è questo e va assolutamente sfruttato. Non soltanto per il turismo esterno ma anche per quello interno. Se è vero che i piemontesi e lombardi sono i principali visitatori della nostra regione, perché non pensare a come coinvolgere nel weekend visitatori a ritroso che dalla Liguria vengono ad assaporare le vostre bellezze? Questo è un dato che va migliorato ma al tempo stesso studiato. Le infrastrutture che verranno ci aiuteranno a rendere più facili i trasporti non solo delle merci ma anche delle persone. Il retroporto avrà un ruolo determinante e se Genova sarà la fine occidentale della Via della Seta, questo porterà diversi vantaggi per tutti»
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