SALA-TREVILLE Pochi giorni fa è venuto a mancare Camillo Botto, da anni residente a Treville, ma originario di Sala Monferrato e da tutti considerato un compaesano. Figlio di Pina e Pietro Botto, noti in paese per aver dato vita all’azienda vitivinicola molto conosciuta sul territorio monferrino, oggi guidata dal fratello Marco Botto. Da anni lavorava come giardiniere per il Comune di Casale Monferrato ed era molto conosciuto in tutto il Monferrato per la sua intensa attività di cacciatore e appassionato trifulau. Camillo, 56 anni, era un giocherellone con la battuta sempre pronta, costantemente accompagnato dai suoi amati cani, spiritoso e d’animo buono; capitava spesso di incontrarlo a Sala in un bosco o nelle vallate alla ricerca di nuove avventure, sempre con il sorriso sulle labbra. Il web si è scatenato nei giorni scorsi e da ogni dove arrivano tributi a questo monferrino che amava la vita, la compagnia della sua famiglia, dei suoi colleghi, degli amici di gioventù, dei suoi compagni cacciatori, contagiando tutti con la sua forza ed energia. E’ purtroppo stato portato via ai suoi cari da quello che ormai può esser considerato il “male del 2020”, il Covid19. Le valli non risuoneranno più della sua fragorosa risata, ma il suo ricordo resterà indelebile nella mente di chi lo ha conosciuto. Camillo lascia la moglie Michela, l’adorata figlia Carlotta, che tutti ricordiamo come volto della Monferrina nel 2018, la mamma Pina e il fratello Marco con la sua famiglia.
Lella Gaviati
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