ROMA (d.c.) – Se nel cuore del Monferrato nessuno si è stupito della decisione del Consiglio della Lega Nazionale Dilettanti, di escludere il Casale Calcio dalla Serie D, nella capitale la notizia ha destato qualche perplessità. Fino alla fine della scorsa settimana, infatti, l’unico problema che sembrava gravitare attorno all’eventuale ammissione del club nerostellato, era l’inidoneità della fidejussione. Trentuno mila euro garantiti da una finanziaria e non da una banca come richiesto dalle norme federali. Uno scoglio subito superato da Di Stanislao che ha provveduto ad inviare alla Lega un bonifico bancario di pari importo che, di fatto, rappresentava in assoluto la migliore garanzia per la Lnd. Per maggiore tranquillità è servito giusto qualche giorno per permettere alla Lega ed alla Covisod, di controllare che il Cro fosse abbinato ad un reale ordine di pagamento, e che i soldi entrassero nelle casse federali. Accertato questo, la strada verso l’ammissione sembrava spianata. Ed invece (in qualche modo) martedì pomeriggio è arrivato l’ennesimo colpo di scena. In piena zona Cesarini il Consiglio ha sollevato un problema ben più ampio dei 50 euro utili per le procedure d’iscrizione: tra debiti verso la Federazione e, soprattutto verso i tesserati, il buco nelle casse di via Trevigi sfiora il milione di euro. La cosa che colpisce, tuttavia, è che questo problema sembra che sia stato posto soltanto all’ultimo, quasi ad orologeria, quasi a fare in modo che, per nessun motivo potesse essere accettata la richiesta di ammissione alla D. Una situazione che, di fatto, premierebbe chi si sta tanto spendendo per costruire un nuovo club per l’Eccellenza. Dietrologie a parte, l’importante è che finalmente la verità è venuta a galla, e che si è palesata il gravissimo stato d’insolvenza del Club. Di Stanislao, dal canto suo, ha annunciato ricorso, affermando che anche le pendenze verso i tesserati sarebbero state saldate in breve tempo. Senza mettere in dubbio la buona fede del patron romano, resta il dubbio di come mai, allora, una persona che abbia a disposizione tanto potere economico, si sia ridotto ad agosto per sistemare le problematiche finanziarie. Comunque l’affarista romano resta positivo, anzi, rincara la dose annunciando anche il nome del nuovo allenatore, Michele Del Vecchio (già tecnico di Settimo, Rappresentativa Dilettanti Regionale e, caso vuole, dell’Aquanera nell’anno della radiazione). Più che un annuncio sembra l’ennesima decisione grottesca del numero uno nerostellato. Anche chi sta cercando di coordinare le cordate per garantire un futuro al Caslae, comunque non è rimasto a guardare. Il Ds Danna non ha mai smesso di lavorare e avrebbe già contattato diversi calciatori. Un lavoro difficilissimo considerata la grande incertezza che attornia il club di via Trevigi. Anche il mister sarebbe già stato scelto ed il nome più gettonato è quello del vercellese Fabrizio Viassi. Tornando al paradosso anche il ben noto Quartaroli sembrerebbe non mollare l’osso. Passato quasi in sordina in queste ultime e concitate fasi, avrebbe continuato ad intrattenere rapporti con gli uffici periferici della Figc, con la speranza di poter essere considerato come una valida alternativa. In realtà l’ipotesi «quartaroliana» sarebbe stata presa con il dovuto scetticismo, soprattutto in virtù dell’ultima esperienza a Sant’Angelo Lodigiano. Bisognerà quindi attendere che l’Amministrazione Comunale decida quale cordata appoggiare e che decisioni assumerà il presidente federale Giancarlo Abete. Le tempistiche sono difficilmente prevedibili e si allungheranno inevitabilmente se, come annunciato, Paolo Di Stanislao continuerà la sua battaglia nelle aule della Giustizia sportiva per ribaltare la decisione del Consiglio di Lega. Comunqe vada il futuro del nuovo Casale non sembra nascere sotto una buona stella ma anzi, con la tradizionale incertezza estiva.
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