CELLA MONTE – Nello scorso fine settimana (26-27 settembre) porte aperte nei rinnovati spazi della sede dell’Ecomuseo della Pietra da Cantoni. I lavori di riqualificazione degli spazi esterni e interni di Palazzo Volta sono stati eseguiti con il cofinanziamento della Fondazione Cral, mentre il Gal e la Fondazione Crt hanno contribuito al proseguimento della parte museale della struttura. Il presidente Corrado Calvo, ringraziando i collaboratori, i Consiglieri, i volontari e i Comuni del territorio aderenti all’Ecomuseo, ha ricordato che i lavori svolti e le attività, forzatamente rallentate dalla pandemia, devono essere l’inizio di un più ampio lavoro sinergico dell’intero territorio, perché “solo lavorando assieme si potranno raggiungere obbiettivi di cui si parla da oltre venti anni oramai”.
Tra le novità presentate, il Totem che permette di visitare virtualmente già circa 80 Infernot, quindi anche quelli che molto raramente vengono aperti al pubblico e soprattutto permettono anche a chi sarebbe impossibilitato da difficoltà motorie ad entrarci, di ammirare queste cavità che hanno meritato la nomina a Patrimonio dell’Umanità. Nel ricco programma della due giorni, visite, conferenze, presentazioni librarie, laboratori e spettacoli, facenti parte alla rassegna “Preia” e di Pietre da Cantoni si è parlato domenica mattina con la conferenza tenuta dai geologi Alfredo Frixa e Paolo Sassone, conclusa con la testimonianza di Barberis che ha raccontato la propria esperienza di bambino di una delle famiglie storiche di cavatori e produttori di blocchi di pietra da cantoni.
Servizio su La Vita Casalese del 1º ottobre 2020
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