“Tra vecchi e nuovi diritti: promuovere il lavoro nel mondo 4.0”. Su questo spunto si è soffermato Piero Ragazzini, segretario confederale Cisl, intervenuto nella sessione pomeridiana della seconda giornata dei lavori del seminario nazionale promosso a Senigallia dal Movimento cristiano lavoratori sul tema: “Dai diritti alla responsabilità. Un nuovo futuro per il Paese”. “In che modo generare circoli virtuosi di solidarietà e collaborazione di fronte all’individualismo dilagante in un mondo in cui c’è assoluto bisogno di corpi intermedi, specialmente di fronte al populismo che impera”: questo è il nodo cruciale da dipanare secondo Ragazzini. In uno scenario sociale e lavorativo così complesso, “dobbiamo aggiornarci e impegnarci per una visione più ampia, globale ed europea. Serve una visione riformatrice, bisogna trasformare il nostro modo di essere sindacato: la vera sfida non è più la tutela del posto di lavoro, ma la difesa della persona stessa che lavora, e questo implica un ripensamento degli strumenti a disposizione, a partire dai contratti nazionali esistenti al momento che vanno rivisti nel rispetto dei diritti umani”. In più, in una logica di sinergia con il mondo giovanile, è necessario “porre l’attenzione al tema della formazione in campo professionale” e “rafforzare le forme di integrazione tra studio e lavoro con passaggi flessibili”.
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