CERRINA – Domenica 20 aprile, all’età di 95anni, nella sua casa alla Crocetta a Torino, si è spento Cornelio Valetto, figura di rilievo del panorama dell’imprenditoria piemontese. Aveva combattuto nella Resistenza nella sua Valle di Lanzo, poi, a soli 37 anni, cavalcò il boom degli anni ‘60 creando da nulla e poi guidando in prima persona il gruppo Comital-Saiag-Patelec, una multinazionale dai 5mila lavoratori, con sedi commerciali in Italia ed all’estero e che portò nel mondo i mitici recipienti Cuki, i famosissimi fogli d’alluminio, di carta da forno o di plastica Domopak prodotti negli stabilimenti di Volpiano (TO) e di Spinetta Marengo (AL), oltre che i cavi e i cordoni elettrici prodotti dalla Patelec di Cerrina, azienda che rilevò nel 1985, internazionalizzandola con la creazione di nuove sedi in Francia, Polonia e Cina, portandola così ad essere leader mondiale tra i produttori di cordoni elettrici con spina per elettrodomestici (frigo, cucine, tv,…). Nel settembre 2006, a causa del forte indebitamento dell’intero gruppo nei confronti delle banche, pari a circa 260 milioni di euro (che corrispondeva a circa la metà del fatturato 2005 del gruppo), Valetto fu costretto e cedere a poco prezzo il suo impero alla “Management & Capitali” di Carlo De Benedetti. Consigliere regionale DC dal 1975 al 1980, nell’ Unione industriale di Torino, di cui è stato anche vicepresidente, nella Camera di Commercio, e nei consigli di amministrazione di molte banche, tra cui la CRT (Cassa di Risparmio di Torino), dove fu uno dei pochi a contrastare la nascita di Unicredit (favorita invece dall’ex presidente della provincia di Alessandria Palenzona) fu anche uno degli amici più cari dell’ex Capo dello Stato Oscar Luigi Scalfaro, che fu testimone di nozze della figlia di Valetto. Giovedì mattina, a Torino, presso la chiesa della Crocetta, si svolgono i funerali.
Pier Carlo Cavallo