MOMBELLO – La tromba, l’orto, i suoi polli. Un impegno quotidiano che Osvaldo Saracco, 83 anni, ha svolto con passione tutti i giorni fino a venerdì scorso quando ha accusato un malore acuto. Il suo cuore aveva già dato in passato alcuni segnali e infatti era tenuto sotto costante controllo. Sembrava il solito malore che poi sarebbe passato come era successo altre volte. Anche il Pronto Soccorso di Casale, in un primo momento, non aveva dato particolare peso. Poi però una visita più approfondita ha fatto capire che questa volta c’era qualcosa di più. Essendo guasta la Tac di Casale, l’anziano è stato trasportato ad Alessandria dove l’esame diagnostico ha evidenziato il prossimo collasso dell’aorta. Osvaldo è stato quindi sottoposto ad un delicato intervento chirurgico d’urgenza durato oltre sette ore. L’operazione tecnicamente sembrava riuscita ma quando è stata staccata la macchina per la circolazione extracorporea, il cuore non è ripartito.
“Murèt” come veniva chiamato da giovane per la sua capigliatura corvina, da giovanissimo aveva iniziato la sua carriera professionale guidando i camion per la ditta Valterza di Serralunga per la quale trasportava le uve dal meridione al nord. Poi era riuscito ad avvicinarsi a casa e trovare un lavoro più tranquillo come autista di pullman della ditta Ricci di Pontestura, per la quale faceva sia la linea che le rotte turistiche per le comitive in gita. Ha finito la carriera alla Stat di Casale. Nativo di Cereseto, era molto conosciuto in tutta la Val Cerrina ed in particolar modo a Pontestura, dove ha vissuto per oltre trent’anni. Con orgoglio ricordava il servizio come artigliere alpino e anche per questo il compito di suonare il “Silenzio” alle cerimonie spettava sempre a lui.
La tromba: l’altra sua grande passione. La suonava praticamente da tutta la vita. Aveva fatto parte delle bande musicali di Cereseto, di Pontestura, di Casale tra le fila della Monferrina, e di Gabiano. Negli anni della pensione aveva anche collaborato con la squadra San Carlo, per la quale accompagnava alcuni ragazzi della Valcerrina ad allenamento.
Lascia la moglie Francesca, il figlio Mauro, noto veterinario e componente del consiglio provinciale dell’Ordine, ed il figlio Roberto, giornalista, nostro amico e collega de “La Vita Casalese” e corrispondente de La Stampa. Il Rosario è stato recitato martedì sera nella chiesetta di San Grato a Zenevreto, mentre le esequie sono state celebrate a Ilengo di Mombello. La salma è stata accolta dal picchetto d’onore degli Alpini e dalla Banda di Cereseto che poi ha accompagnato il caro Osvaldo fino al cimitero di Olivola dove, dopo il silenzio fuori ordinanza, è stato tumulato nella tomba di famiglia.