SANTA MARIA DEL TEMPIO – La tradizione del rogo de “la Vecia” rivive a Santa Maria del Tempio nella sera di venerdì 5 gennaio.
Sono 37 anni, dal lontano 1987, che a Santa Maria del Tempio si brucia la Vecia. E davanti al caldo falò che rappresenta un nuovo inizio, un nuovo anno, Santa Maria sarà con il naso all’insù a guardare le faville e a ricaricare le forze perchè all’orizzonte di questo 2024 si intravedono cambiamenti.
Sarà un anno impegnativo per la comunità di Santa Maria del Tempio, i suoi agricoltori, i volontari, per il Circolo Csen e la parrocchia. In questi giorni si è deciso il calendario degli eventi 2024, alcune tradizioni, alcune manifestazioni, pare possano saltare, a favore di un maggiore impegno verso Bucolicò. Il Museo dell’Agricoltura a cui stanno lavorando a Santa Maria del Tempio ha bisogno di più attenzione e di sostegno. Occorre avanzare, e per poterlo fare occorre focalizzare le forze sul Museo e occorrono fondi.
Il messaggio che arriva dalla frazione agricola è chiaro: “Crediamo che una realtà come quella di Santa Maria del Tempio sia da preservare. Crediamo che la forza stia nella condivisione e nell’impegno di tutti. Crediamo che le future generazioni meritino un mondo con radici, con storia e con tradizioni da conoscere e trasmettere. Crediamo che il Museo dell’Agricoltura sia un progetto di interesse pubblico, comune a tutti, non solo alla nostra piccola realtà. Noi siamo qui, a portare avanti l’impegno preso, e confidiamo di avere accanto le realtà del territorio”.
La vecia brucerà come da 37 anni nella zona del Convento di Santa Maria del Tempio alle 23.30. In caso di pioggia il rogo della vecia si terrà sabato 6, alle ore 18.30.