CASALE – Ormai la forma ordinaria per attendere alle nostre occupazioni quotidiane sta diventando sempre più l’ambiente virtuale. E come nel mondo analogico, purtroppo, la possibilità di essere vittime di un reato è possibile, così nel mondo digitale può determinarsi lo stesso l’eventualità di essere vittima di un reato. E nel mondo del “cyber-crimine” le truffe online fanno la parte del leone. A tal proposito, sempre nella giornata di ieri, a seguito di accertamenti, l’Ufficio Controllo del Territorio della Polizia di Stato di Casale Monferrato ha denunciato un 35enne della provincia di Crotone che, attraverso un sito di annunci online associato a contatti telefonici e codice IBAN per il pagamento, poneva in vendita una vasta gamma di piscine fuori terra. Approfittando di asseriti prezzi concorrenziali e della simulata momentanea indisponibilità, presso altri venditori di piscine sul mercato, ha posto in essere numerose truffe in tutta Italia. Le trattative correvano telefonicamente e quando, sul conto o sulla carta prepagata del truffatore veniva accreditato il corrispettivo dovuto, il gioco era fatto in quanto, alla vendita, non seguiva la spedizione di quanto acquistato. Quando l’acquirente lamentava il ritardo, l’astuto truffatore inizialmente tergiversava con false promesse, per poi bloccare l’acquirente e sparire nel nulla. Trattasi di un “fuoriclasse” del raggiro, il 35enne crotonese, già più volte segnalato per fatti analoghi da diversi uffici di Polizia del territorio nazionale e scoperto dal personale del Commissariato di Casale Monferrato che lo ha denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vercelli per il reato di truffa. La vittima, una 54enne residente a Casale Monferrato che, volendo regalare ai proprio figlio e a se stessa il piacere e la frescura di una piscina gonfiabile da posizionare nel giardino della sua abitazione, ha risposto ad un’inserzione del suddetto truffatore caricata su un di un sito di annunci, inserzione relativa ad una piscina gonfiabile per un costo di circa 600 euro; corrispettivo che la donna ha versato, come concordato con il venditore, tramite bonifico, per poi scoprire amaramente di essere stata raggirata.
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