CASALE – Nel giorno in cui Casale festeggia Sant’Evasio il meeting del Lions club Casale Host ha visto come relatore il dottor Giuseppe Bargero, primario emerito del reparto di diabetologia dell’ospedale Santo Spirito ed ora impegnato assiduamente nel volontariato. Nel suo intervento, il dottor Bargero ha fatto un po’ la storia del diabete. Il Tipo 1 distrugge il pancreas e può portare alla morte. Già nel 1500 a.C. un papiro egizio riportava notizie di decessi causati per eccessiva introduzione di zuccheri. Un medico indiano nel 50 a.C. aveva scoperto che i ricchi avevano urine che rivelavano una eccessiva consumazione di carboidrati. Anche la medicina cinese aveva scoperto che il diabete era concentrato sulla eccessiva emissione di urine. I rimedi storici, però erano impropri e somministravano, come cura da bere, acque dolci, vini dolci e zuccheri. In questo caso su poteva realmente asserire: peggio la cura del male! Le scoperte che hanno dato maggiori contributi alla cura sono venuti dagli USA e dall’Europa. Per il 2040 si prevedono, nel mondo, 600 milioni di diabetici. Il bilancio attuale è di 3 milioni di diabetici morti ogni anno per le malattie cardiovascolari legate alla malattia; la provincia di Alessandria denuncia 31.000 diabetici dei quali 8.000 a Casale. La giornata dell’11 novembre è stata dedicata a livello mondiale al diabete. La situazione che diventa sempre più drammatica non deve essere assolutamente sottovalutata. La glicemia alterata unita all’iper colesterolomia porta a morte cardiovascolare (il 51% in Italia). Il diabete è un aumento della glicemia nel sangue dovuto a problemi dell’insulina. Il diabete di Tipo 1 è insulino dipendente per tutta la vita. Più del 96% dei diabetici sono di Tipo 2; questo tipo di diabete fa la sua comparsa dopo i quarant’anni con una con una componente ereditaria. In questo caso c’è meno insulina e quella poca funziona male. Ci sono nuove terapie molto costose ma portano a ottimi risultati. Il diabete gestionale compare nell’ultimo trimestre di gravidanza e scompare a termine gravidanza. Si cura con la dieta e norme comportamentali; se non è curato per tempo c’è rischio che il bambino nasca diabetico. Per il diabete di Tipo 1 non ci sono più le punture ma delle piccole penne con mini aghi. Il bambino diabetico si può riconoscere perché può diventare ribelle mentre l’adulto può essere depresso a causa di disfunzioni varie che si possono presentare anche dal punto di vista sessuale. Alcuni chiamano il diabete malattie del benessere ma gli ultimi studi hanno rilevato che i più colpiti sono persone che appartengono alle fasce con meno cultura, più sprovvedute e che acquistano alimenti ricchi di grassi e carboidrati. L’impegno e di prendere consapevolezza che il grasso altera l’insulina, aumenta la pressione ed infiamma i vasi. La soluzione è fare degli screening, attività fisica, aerobica che non faccia superare i 70/80 battiti cardiaci al minuto; una volta alla settimana, invece, occorre fare un’attività più intensa che porti i battiti fino a 100 al minuto. Le soluzioni migliori, comunque, sono camminare ogni giorno a passo spedito bere molta acqua almeno 1,5 l o 2 l al giorno. La serata è poi continuata con diverse domande specifiche fatte al Dottor Bargero dai presenti sulla malattia, sui progressi fino ad oggi ottenuti e sulle terapie da associare alle diverse patologie.
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