SAN SALVATORE – Don Gabriele Paganini, 37 anni, da 5 è parroco di San Salvatore. Ha raccolto l’impegnativa eredità di don Sandro Luparia, in particolare per quanto riguarda la pastorale tra i giovani, in primis con le attività dell’oratorio Campanone.
Don Paganini è però anche un fine cultore della musica classica. E’ un organista e nella sua parrocchia, nella chiesa di San Martino, c’è uno degli strumenti di maggior pregio della diocesi, l’organo a canne realizzato da Giuseppe Gandini nel 1923. Il contratto per la costruzione dell’organo venne formato il 23 ottobre 1922 dall’allora parroco don Benvenuto Drago e da Giuseppe Gandini. Esattamente cento anni dopo, è stato solennemente inaugurato dopo essere stato sottoposto a un minuzioso restauro da parte della ditta Rigola di Biella.
Un intervento impegnativo anche dal punto di vista economico: il restauro è costato 40 mila euro. La somma è stata coperta per il 40% con i fondi dell’8 per mille, inoltre con un contributo della Fondazione Cassa di risparmio dei Torino e con le offerte dei sansalvatoresi.
L’organo è stato smontato e revisionato pezzo per pezzo: tutte le oltre 1500 canne sono state portate in laboratorio, ripulite, controllate, e una a una rimesse in piena efficienza. Altrettanto è stato fatto per la pedaliera e le tastiere e per tutto i meccanismi utilizzati nell’imponente strumento.
Nella serata inaugurale, il vescovo monsignor Gianni Sacchi ha benedetto l’organo e ha sottolineato l’importanza per la Diocesi del sostegno che arriva dall’8 per mille. “C’è un fondo anche per la musica sacra – ha sottolineato –, così abbiamo potuto ottenere il contributo per San Salvatore. I soldi destinati all’8 per mille per la Chiesa cattolica tornano sul territorio in tanti modi diversi: per ristrutturare chiese, per musei, per la Biblioteca, per gli impianti elettrici. E sono interventi che portano lavoro a molte persone. Per questo è importante la scelta dei fedeli della Diocesi di destinare l’8 per mille alla Chiesa cattolica”.
Con il restauro dell’organo, a San Salvatore la musica torna ancor più protagonista. Soprattutto grazie al fatto che il parroco sa suonare molto bene questo strumento. E’ stato lui, il 23 ottobre, ad aprire il concerto (che ha avuto come protagonisti più artisti) inaugurale suonando l’inno alla Madonna del Pozzo accompagnando la cantoria di San Salvatore.
San Salvatore ha più di quattromila abitanti ed è il secondo centro della Diocesi dopo Casale. L’attività di pastorale giovanile negli ultimi decenni è stata particolarmente feconda. L’Oratorio Campanone è stato il punto di riferimento di un’intera generazione. Già don Luparia aveva puntato sulla musica per aggregare i giovani. Era nato così il festival ”Campanone d’Argento”.
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