CASALE – Aurora Zhu, di origine cinese (nata, come il pianista Lang Lang, famosissimo in tutto il mondo con popolarità da star, a Shen Yang, città della Cina nord orientale e principale centro della Manciuria), in Italia dal 2017, è allieva Matteo Corda all’Istituto Soliva e di Marilou Arnaboldi al Liceo musicale di Alessandria. Recentemente ha vinto il primo premio assoluto della sua categoria al concorso Pianistico ArsArea di Fossano.
Da quanto tempo suoni? Ho iniziato da molto piccola, quando avevo cinque anni. Suono da 11 anni. Poi sono venuta qui in Italia nel 2017, quando avevo 13 anni. Mi sono iscritta alla media ad indirizzo musicale di Casale e lì ho ripreso a suonare.
Perché hai scelto questo strumento? In realtà lo ha scelto mia mamma; a lei piace molto il pianoforte, lo suonava un po’ anche lei da ragazza. Mi ha portato in una scuola di musica e mi ha fatto ascoltare una lezione di pianoforte: mi è piaciuto tantissimo e quindi ho deciso di imparare. Mi ha colpito molto un brano che ho ascoltato quella volta: era un pezzo di Richard Clayderman “Mariage d’amour”.
Il tuo musicista preferito? Il mio compositore preferito è sicuramente Chopin; mi piace tanto, mi piacciono tantissimo i suoi pezzi, soprattutto quelli più romantici. Adoro la musica romantica ed espressiva. Come pianisti apprezzo tantissimo Lang Lang è veramente molto bravo.
Qual è il pezzo che volevi imparare a suonare? Ci sei riuscita? Il mio pezzo preferito è la campanella di Liszt ma per il momento è ancora troppo difficile: non riesco ancora a suonarlo. Un giorno mi piacerebbe riuscirci. Ci sono anche tantissimi pezzi di Chopin che vorrei imparare a suonare, sarebbe bello riuscirci.
Come è stata la tua prima lezione? Mi ricordo che sono entrata nell’aula con l’insegnante e ho provato il pianoforte. L’insegnante mi ha fatto vedere lo strumento e poi mi ha insegnato a leggere le note sul pentagramma e le prime basi. Imparavo molto velocemente; ho sempre avuto molta facilità nel leggere la musica e ancora adesso ho una buona lettura a prima vista.
Un episodio divertente che ti è capitato mentre suonavi? Mi ricordo che quando ero molto piccola e non volevo andare a lezione una volta mio nonno si è arrabbiato perchè non mi stavo impegnando; ha preso il mio spartito di tecnica e me l’ha strappato davanti agli occhi
A cosa pensi mentre suoni? Penso alla musica, canto la melodia mentre suono, non penso ad altro. Sono concentrata su quello che faccio.
Un consiglio a chi inizia? Secondo me la musica non può mancare nella vita, qualunque musica classica jazz musica rock l’importante è vivere con la musica. Ne vale la pena nonostante sia difficile suonare uno strumento. È impegnativo, ma alla fine le fatiche sono ripagate.Suonare bene è davvero una grande soddisfazione.
Cosa è più difficile per chi suona lo strumento? Penso che sia suonare con sentimento, mettere passione nella musica. Devi “entrare nel brano” e non è sempre facile. È la dote più importante per un musicista, il saper mettere passione. Serve intuito e sensibilità, ma anche impegno e costanza.