CASALE – La Foresta condivisa del Po piemontese ha nuovi “virgulti”. Privati cittadini hanno donato, con atti siglati nei giorni scorsi, circa cinque ettari a Camino, nel Parco naturale del Po piemontese, e all’interno di siti della Rete Natura 2000 a Predosa, nella Zona Speciale di Conservazione (ZSC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS) IT1180002 “Torrente Orba”, e a Saluggia, nella Riserva naturale nonché ZSC e ZPS IT1120013 ”Isolotto del Ritano”. Tutti quei terreni hanno un grande interesse ambientale e saranno lasciati in libera evoluzione secondo la propria vocazione naturale, e qualora, poi in futuro se ne ravvisasse la necessità potrebbero essere destinati all’attuazione di interventi finalizzati alla riqualificazione di habitat.
Nathalia Biginelli, suo fratello Stefano e la loro mamma Marisa Vincenzi hanno donato un campo nel territorio di Camino. “Quel terreno” – racconta Nathalia – è adiacente alle case dei miei nonni e bisnonni paterni ed è arrivato a noi in successione, mio padre purtroppo è mancato l’anno scorso. Ce n’eravamo completamente dimenticati perché le case sono state vendute tanto tempo fa, poi per puro caso abbiamo ritrovato l’atto con il quale nel 1999 l’Ente-Parco aveva acquistato da noi altri terreni. Abbiamo subito contattato i suoi tecnici per sapere se questa volta fossero interessati a ricevere una donazione. Da parte mia posso solo ringraziare l’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese perché ci ha fornito una soluzione perfetta nel rispetto della natura”.
Ai terreni di Camino si aggiungono quelli della Riserva del Ritano (a cavallo fra le Province di Vercelli e di Torino) grazie alla donazione di Demetrio Vilasi e Giovanna Rione e Giovanni Birocco. Ad operazione conclusa il presidente dell’Ente-Parco Roberto Saini ringrazia i donatori e si spinge anche oltre: “Un grazie sentito, a nome mio, della Foresta condivisa del Po piemontese e di tutti i cittadini. Mi permetto di aggiungere che stanno arrivando parecchi contributi, soprattutto in termini di alberi, ma ora servono anche tanti terreni per permettere alla Foresta di espandersi con boschi e aree umide ma anche prati, siepi, campi e perfino incolti. Per questa ragione faccio appello ai tutti i cittadini e ai Comuni del nostro territorio, nell’eventualità che possano mettere a disposizione altri spazi vitali”. Perchè “I terreni saranno destinati in maniera permanente e definitiva alla conservazione della natura” così è scritto negli atti di compravendita e nella loro trascrizione.
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