Nel 2018 ricorrono i 160 anni dell’Istituto Superiore “Leardi”: il prossimo 29 settembre sarà una giornata di grandi festeggiamenti con ospiti d’eccezione. Tra le manifestazioni più attese, si annuncia la mostra aperta al pubblico dell’artista inglese Mary Ann Scott. Nell’aula di discipline pittoriche dell’Istituto verranno esposte alcune delle sue opere più significative, tutte raffiguranti soggetti botanici e floreali: si segnala la presenza di ben 15 acquerelli su carta e diverse stampe. Grande soddisfazione dei curatori dell’esposizione, i docenti Gennaro Belfioree Grazia Bolognesi, e soprattutto del Dirigente Scolastico, Nicoletta Berrone: «Siamo orgogliosi di accogliere per i 160 anni del Leardi questa artista internazionale, che in queste settimane sta esponendo alcune delle sue opere a un’importante mostra pittorica a Firenze. Il nostro Istituto, per sua natura vocato sia alle espressioni artistiche e creative sia alla salvaguardia e alla promozione del mondo agricolo e naturale,invita tutta la cittadinanza ad ammirare dal vivo i pregiati acquerelli di Mary Ann Scott».
Quando si è avvicinata alla pittura, in particolare alla tecnica dell’acquerello?
Il disegno e la pittura hanno sempre fatto parte della mia vita, ma ho sviluppato l’interesse per la tecnica degli acquerelli, in particolare in relazione alla botanica, quando lavoravo in Danimarca, presso la “Regia fabbrica di porcellane di Copenaghen”. In quel periodo ho potuto ammirare le raffigurazioni pregiate e molto dettagliate della serie Flora Danica: il fascino e l’eleganza di quelle immagini mi hanno ispirata a imparare la tecnica dell’acquerello.
Come mai ha deciso di specializzarsi in questa tecnica e su soggetti vegetali?
La tecnica dell’acquerello è piuttosto difficile da padroneggiare: mi sono serviti molti anni e tanto duro lavoro per apprenderla. Per quanto riguarda la mia formazione, sono felice di aver frequentato il corso organizzato dalla “Society of Botanical Artists” del Regno Unito, poiché mi ha fatto scoprire le mie vere potenzialità. Di questa tecnica apprezzo in particolare la trasparenza dell’acquerello e la purezza dei suoi colori. La sfida, specialmente quando si parla di dipinti di soggetto botanico, consiste nel provare a raffigurare il soggetto in maniera accurata ma senza rigidità, per ottenere la giusta profondità e per far sì che i colori appaiano luminosi e vividi sulla carta. Anche se mi piacciono i quadri di paesaggi e realizzare schizzi “en plein air”, mi sono occupata prevalentemente di soggetti botanici e ornitologici: sono una grande appassionata di giardinaggio e, soprattutto, sento una profonda ammirazione verso il mondo naturale e verso le sue fragilità.
Che rapporto ha con l’Italia e con la sua arte?
Poiché lavoro e vivo in Italia da molti anni, sono conscia dell’immenso patrimonio culturale di questo Paese. Da una prospettiva botanica, è inoltre vero che l’Italia, grazie alla sua varietà geografica e paesaggistica, possiede la flora autoctona più ricca d’Europa: tutto questo rappresenta una sfida molto eccitante per un’artista botanica. Quest’anno ho partecipato a una mostra allestita presso l’«Orto botanico» di Padova intitolata “Ritratti di flora italiana”, in cui artisti provenienti da ogni parte d’Italia (e non solo) hanno esposto ritratti di specie autoctone. Questa importante manifestazione faceva parte dell’iniziativa artistica “Botanical Art Worldwide”, che ha messo in connessione artisti da tutto il mondo.
Che valore dà alla sua partecipazione ai festeggiamenti dei 160° anni di un Istituto che si occupa di creatività (con il corso Grafica e comunicazione) e di ambiente e vegetazione (con il corso Agraria)?
Quando espongo i miei lavori, spero che attraverso i miei dipinti le persone siano incoraggiate a guardare al mondo naturale che li circonda più da vicino e in modo più attento. Spero che gli studenti del “Leardi” apprezzeranno le mie opere e saranno più consapevoli del fatto che creatività e ambiente sono strettamente interconnessi.
Quali sono i suoi progetti artistici futuri?
Dal momento che lavoro circondata dalle mie piante, sono costantemente ispirata ai loro colori e alle loro forme. Al momento sono alle prese con la creazione di un nuovo giardino, nell’attesa di poter dipingere negli anni a venire i risultati del mio lavoro.
Luca Talenti