CASALE – La Casa di Riposo e di Ricovero, Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza sorta il 22 marzo 1740 con decreto di Carlo Emanuele III come Ospizio di Carità, ora trasformata in Azienda Pubblica di Servizi alla Persona, continua a esercitare nella sua naturale evoluzione di struttura assistenziale per anziani. Da tempo con il Comune di Casale “è stata avviata una attiva e proficua collaborazione – ricorda Giorgio Demezzi, consigliere comunale di Ritrovare Casale – con la realizzazione di importanti progetti, alcuni dei quali sono giunti a conclusione e per i quali è indispensabile prendere decisioni”. In particolare “al 1° settembre del 2021 scade la convenzione per il servizio di ristorazione scolastica – rileva l’ex sindaco di Casale – inoltre dal 2019 è stato sospeso il finanziamento del progetto “Mai Soli”, che era attivo dal 2012, mentre recentemente con apposita determina il Comune di Casale ha rinnovato la concessione della casa protetta di Popolo non più a titolo gratuito ma con la corresponsione di un canone oneroso”. E siccome l’Amministrazione comunale “ha grandi responsabilità sulla Ospitalità CDR Casale, tenuto conto che è rappresentata nel Cda con 4 membri su 5 e che è un fiore all’occhiello per il servizio di assistenza agli anziani e alle persone più deboli” Demezzi ritiene che sia “importante intervenire e dare risposte concrete e sicure”. A tal proposito, il capo gruppo consiliare di Ritrovare Casale ha presentato un’interrogazione l’Amministrazione Comunale per chiedere “quali azioni intenda adottare per compensare il mancato contributo di 70mila euro annuali per il progetto “Mai Soli” e la spesa 17.500 euro per il canone della casa protetta di Popolo, provvedendo ad inserire nel bilancio di previsione 2021 le opportune risorse, e se intende rinnovare la convenzione con l’Ospitalità CDR Casale (Casa di Riposo) in scadenza nel 2021 e in tal caso quale somma si prevede di riconoscere alla Casa di Riposo”.
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