CASALE (d.c.) – Sarà un’indagine dell’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, a fare luce sulla dinamica dell’incidente aereo avvenuto sabato alle 14.15 all’aeroporto Cappa: una prassi in caso di incidente dove vengono coinvolti velivoli civili. L’inchiesta sarà svolta dai periti dell’Ente, coadiuvati dal Tenente colonnello Marco Gabutti, investigatore dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del volo. L’obbiettivo sarà quello di determinare i motivi per il quale l’Smg 92 Turbo Finist, pilotato torinese da Macro Agujaro, 33 anni, e con a bordo dieci paracadutisti, non sia riuscito ad effettuare il tredicesimo decollo della giornata. La lunga scia di fumo bianco, avvistata da alcuni testimoni presenti all’aeroporto, farebbe pensare ad un guasto al motore che, tuttavia, era stato controllato revisionato soltanto due giorni prima. Soltanto il sangue freddo del giovane pilota avrebbe evitato la strage, riuscendo a tenere il monomotore in asse e limitando così i danni. Fortunatamente il bilancio dell’incidente non conta vittime ma solo feriti. Qualcuno più grave, altri meno, ma nessuno in pericolo di vita. Ad avere la peggio è stato il pilota torinese, ora ricoverato al Cto. Oltre al pilota c’erano anche gli alessandrini David Cusanelli, 36 anni, di Pietra Marazzi, e Dino Agosto, 45 anni, di Rocca Grimalda (Alessandria). E poi Gabriele Sturaro, 33 anni, di Nibbiola (Novara), Alberto Cialdella, 51 anni, con i figli di 20 e 16 anni, residenti a Chamois (Aosta), Paolo Cordone di Busalla (Genova) 52 anni, Giordano Vanoli, 38 anni, di Busto Garolfo (Milano) e Abele Abbena, 74 anni di Viarigi (Asti).
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