CASALE – Il nome del Comune di Casale Monferrato nei tabulati dell’inchiesta romana sulle baby squillo? Il sindaco Giorgio Demezzi interviene: “Accerteremo immediatamente per fare chiarezza”. E’ una sorta di giallo sui numeri dei tabulati telefonici elaborati dai carabinieri del nucleo investigativo di Roma che indagano sulle baby squillo dei Parioli: oltre a quelli di alcune aziende importanti ci sarebbe persino il comune di Casale Monferrato. I carabinieri, coordinati dal procuratore aggiunto Maria Monteleone e dal pm Cristiana Macchiusi, sono al lavoro per risalire a chi corrispondono quei numeri e, soprattutto, se gli intestatari hanno effettivamente avuto contatti con le due minorenni. “Se dovesse risultare vera la notizia, sarebbe un fatto gravissimo che ci porterà ad agire di conseguenza – interviene con risolutezza il sindaco Giorgio Demezzi – però prima di saltare a conclusioni affrettate, è doveroso fare la massima chiarezza su quanto avvenuto e, se dovessero essere confermate le notizie, essere inflessibili”. Il primo cittadino di Casale precisa: “Prima di tutto è da accertare se la notizia riportata abbia un qualche fondamento. Se non rispondesse al vero, tuteleremo in tutte le sedi il nome del Comune di Casale Monferrato, ma se, invece, avesse un fondamento saremo ben lieti di aiutare con tutti i mezzi a nostra disposizione le forze dell’ordine, per poi avviare anche tutte le procedure interne che tutelino l’Ente e la città, affinché il colpevole paghi per il grave danno provocato al Comune di Casale, e non solo”. E senza perdere tempo il sindaco si è attivato per mettersi in contatto con il nucleo investigativo dei Carabinieri a Roma per far luce sulla triste vicenda nel minor tempo possibile.
Roberto Saracco