CASALE – Sabato nella zona fieristica vicino a Piazza d’Armi è stato ricordato il Sindaco Riccardo Coppo, a cui è stata intitolata la struttura del Polo Fieristico. Non sono bastate le 280 sedie collocate e 50 sono rimasti in piedi, tante erano le persone convenute per rendere omaggio al caro Sindaco prematuramente scomparso che insieme alla straordinaria squadra con Paolo Ferraris e Riccardo Triglia ha dato alla città l’espressione della migliore politica ispirata alla dottrina sociale della Chiesa negli ultimi 50 anni. Molto commossi i familiari; c’era la moglie Lilia Ariotti e i fratelli ing. Umberto e Maria Teresa e con loro tutti i congiunti, con i figli di Riccardo, Marco e Valeria, questa venuta dalla Francia, con tre figli (mancava la più piccola); e poi tanti amici. A rappresentare il Vescovo è intervenuto il Vicario Generale emerito Mons. Antonio Gennaro; c’era poi una dozzina di Sindaci, anche di zone vicine, con la fascia e il Comandante dei Carabinieri il tenente Salvatore Puglisi, il Commissario della Polizia di Stato Carmine Bagno, il Capitano della Guardia di Finanza Luca Palazzini e un rappresentante della Prefettura, gli assessori e molti consiglieri comunali della maggioranza.
Il Sindaco Titti Palazzetti ha presentato il momento celebrativo, a tre anni e mezzo dalla scomparsa, come segno di proseguire le intuizioni e l’impegno di Riccardo. Una scelta, quella dell’inaugurazione del Polo Fieristico, che vuole sintetizzare al meglio l’impegno a 360° gradi di Coppo: la bonifica dall’amianto (il luogo in cui c’erano i Magazzini Eternit), ma anche la valorizzazione e la riqualificazione della città e del territorio. “Riccardo aveva la visione di valorizzare l’intera città, non solo il centro ma anche le periferie. Il Polo Fieristico, come diceva Paolo Ferraris, è il nostro ‘Lingottino’ e pian piano lo stiamo riqualificando, anche nel segno dello sport: ha ospitato e ospiterà importanti manifestazioni sportive. È un percorso lungo -dice il Sindaco- e di sicuro Riccardo lo avrebbe compiuto in modo molto più veloce”. Dopo brevi intermezzi musicali, il Collettivo Teatrale con Giorgio Milano ha letto alcuni significativi testi di interventi di Riccardo, tratti dal libro di Sergio Favretto “Coraggio e passione” (è appena uscita la seconda ristampa), da cui emerge la sua capacità di analisi dei fatti per giungere a decisioni e soluzioni coraggiose e precorritrici. “La rivoluzione non è il cambiamento, ma la velocità del cambiamento”, disse Riccardo, pienamente consapevole che il politico non deve mai ritardare l’azione. Altra caratteristica del sindaco Coppo è stata quella di lavorare sempre in squadra. Lui parlava sempre con il “noi” perché sapeva coinvolgere, mediare, tendere e giungere a sintesi più alte. Aveva la capacità di ricercare confronti e elaborare progetti di sviluppo. La sua visione della qualità della città non si fermava solo per al passato ma giungeva al progetto e poi lo realizzava. Caratteristica, la sua espressione di lungimiranza ottimistica, era di “uscire dalla sindrome dell’assedio”. Per Riccardo Coppo misura della politica era di valorizzare il passato ed essere all’altezza del presente. Sempre fermo era il suo impegno di riportare l’accordo tra culture e politica per degli obiettivi da pensare e costruire insieme.