«Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente: la sua misericordia si estende di generazione in generazione» (cfr. Lc 1,49-50). Così canta Maria nell’inno del Magnificat invitandoci a sperare nel Signore sempre e a non temere. Ella è stata posta da Dio come nostra Madre tenerissima che ci dona la misericordia di Dio nel Cristo suo Figlio perché mai vengano meno in noi la fede e la fiducia in Lui.
Quando pensiamo alla nostra vita con le sue fatiche, sofferenze, gioie e attese del cuore, ci sembra che tutto dipenda da noi o dalle situazioni e circostanze che sperimentiamo. In realtà c’è un disegno più grande che abbraccia il nostro esistere dal primo istante al suo termine ed entro cui ci muoviamo e operiamo. È il progetto di Dio che per amore ci ha creati e per amore ci ha redenti e continua a mostrarsi Padre Provvidente e Amico. Tutto – ci dice la Parola di Dio – concorre al bene di coloro che amano Dio e che sono chiamati secondo il suo disegno. Tutto, non solo i momenti lieti e belli della vita, ma anche quelli dolorosi e tristi, le croci quotidiane – come siamo soliti dire – che segnano l’esistenza di ogni persona. «Tutto è per il vostro vero bene», ci dice Maria, indicandoci con la sua stessa vita la via dell’obbedienza nella fede, della paziente accoglienza delle prove, della speranza certa di un futuro di bene e di gloria per chiunque si affida al Signore. Maria crede infatti in questo agire provvidente di Dio nella sua vita e lo riconosce ed esalta nel momento sereno e dol-ce della Annunciazione come in quello doloroso della croce del suo Figlio.
Per questo desideriamo andare a Lourdes, vogliamo portare ai piedi di Maria le preghiere e speranze di tante persone e famiglie che stanno passando momenti difficili e faticosi a causa della mancanza di lavoro per se stessi e per i propri giovani in particolare, delle difficoltà di unità e pace familiare, delle condizioni di sofferenza di qualche congiunto; desideriamo chiedere a Lei, Madre benevola e amorevole verso ogni suo figlio e figlia, di sostenerli e accompagnarli a riscoprire nella preghiera personale e familiare la prima fonte di riscatto e di fiducia in Dio che dà forza e vigore spirituale e umano per combattere la dura battaglia della vita e del suo futuro.
E così, dal 10 al 15 maggio la nostra Diocesi sarà pellegrina a Lourdes! Con gioia faccio questo annunzio mentre invito caldamente a parteciparvi; assicuro che –con l’aiuto di Dio- sarò presente anch’io, pellegrino tra pellegrini… Ringrazio fin da ora l’OFTAL per l’impegno con cui sta organizzando il pellegrinaggio: è un dono grande che viene così fatto a tutta la comunità diocesana. Il pellegrinaggio a Lourdes è pensato e realizzato soprattutto per voi carissimi ammalati ed anziani; spero proprio che vi sia possibile partecipare numerosi; noi –da parte nostra- ci impegniamo a metterci accanto a voi per condividere con voi l’esperienza dell’incontro con Maria, nostra buona Madre.
Un invito speciale lo rivolgo a voi carissimi giovani e ragazzi; venite a Lourdes; è un momento forte per crescere, per diventare davvero adulti, per approfondire il significato della fede cristiana vivendo un’esperienza di servizio umile e generoso. Non perdete l’occasione di scoprire e di vivere la medesima esperienza che visse Bernadette: l’avventura che la rese ragazza e donna davvero matura, cioè davvero capace di amare!
Alle famiglie che celebrano quest’anno un anniversario significativo di matrimonio, è rivolto un particolare invito: vivere a Lourdes questi anniversari in maniera speciale: là ringraziare, là chiedere una rinnovata grazia di fedeltà e di amore.
Sono convinto che siano tante le persone che sentono nel cuore il desiderio di donare un po’ di tempo e di energie per mettersi al servizio di chi ne ha bisogno: Lourdes è una splendida occasione per tradurre in pratica questo proposito; ecco perché rivolgo un fraterno invito a quanti coltivano questo progetto.
Anche i bambini sono destinatari del mio affettuoso invito a venire a Lourdes; voi bambini che fate l’esperienza della malattia; voi tutti bambini insieme con le vostre famiglie siete attesi a Lourdes: là c’è una Mamma che vi conosce e vi vuole bene ed è capace di consolare…
Anche per chi resta a casa vi è un invito: partecipate al “pellegrinaggio spirituale”: unitevi con la preghiera; sentitevi così in comunione con la nostra diocesi pellegrina alla grotta di Massabielle.
Con affetto
† Alceste Catella, vescovo