CASALE – L’ultima beffa del processo Eternit. La Cassazione, nella sentenza di mercoledì alle 21, ha annullato senza rinvio, dichiarando prescritto il reato, la sentenza di condanna per il magnate svizzero Stephan Schmidheiny nel maxi processo Eternit. Sono stati annullati anche i risarcimenti per le vittime. Per la Corte, la prescrizione è maturata prima della sentenza di Primo Grado, febbraio 2012. I fatti oggetto dell’esame dei giudici di Cassazione riguardavano avvenimenti del giugno 1976. Migliaia in questi anni i morti per il tumore provocato dall’inalazione di polvere di amianto nei quattro stabilimenti italiani di Eternit. Alla lettura della sentenza fischi e urla in aula e una serie di “Vergogna, vergogna”. Fuori, sulla piazza, Claudio Debetto ha esposto una bandiera, che ha fatto il giro del mondo, che recita: “Ingiustizia è fatta”. Stamattina il sindaco Titti Palazzetti ha disposto il lutto cittadino. Dalle 10 in piazza Mazzini è in corso una manifestazione volontaria di cittadini casalesi. “Così è come se ci avessero ucciso due volte”. Oltre un migliaio fra studenti, politici, commercianti, e tante persone che in questi anni sono state colpite dalla “morte bianca”. Numerose le tv nazionali con riprese e interviste. Alle 18 previsto un corteo che partirà da piazzale Pia con l’arrivo da Roma della delegazione straniera che ha preso parte al processo. Domani riunione dell’Afeva al salone Tartara con la presenza del Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino.
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