CASALE – Un centinaio di persone ha partecipato venerdì 11 settembre alla marcia delle donne e degli uomini scalzi promossa dall’ufficio diocesano per la pastorale dei migranti e dal servizio diocesano per la pastorale sociale, con partenza alle 18 da piazza Martiri (p.zza Dante), via Roma, piazza Mazzini, via Liutprando, via Mameli e arrivo al Palazzo Municipale per dire la propria solidarietà ai profughi che percorrono a piedi scalzi la via balcanica dal medio oriente verso il nord Europa.
Tra i partecipanti, abbiamo notato il prof. Riccardo Calvo, preside del Liceo e il nostro direttore don Paolo Busto.
“La marcia ha ripreso l’appello nazionale lanciato da Venezia per porre l’accento sulla questione delle migrazioni. Casale Monferrato è da sempre una città di accoglienza e di sensibilità sociale. Una città che non sarebbe cresciuta senza le migrazioni. Una città che oggi può e deve ancora scommettere sull’altro, per superare la crisi e trovare nuove energie vitali – dichiarano i promotori Elena Sassone e Claudio Debetto – ci uniamo all’appello della Marcia delle donne e degli uomini scalzi di Venezia e vogliamo attraversare a piedi nudi il cuore del centro”.
Concludono gli organizzatori: “Scopo della manifestazione è chiedere con forza i necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali:
1 • certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature
2 • accoglienza degna e rispettosa per tutti
3 • chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti
4 • creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino
Perché la storia appartenga alle donne e agli uomini scalzi e al nostro camminare insieme”.
I partecipanti alla marcia dei piedi scalzi hanno firmato il documento, consegnato al Sindaco.
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