CASALE – Dallo scorso ottobre stava combattendo contro una grave malattia, ma niente faceva presagire che potesse mancare così all’improvviso. Augusto Pizzamiglio è morto martedì poco dopo le 7 all’ospedale Santo Spirito assessore a Turismo, Manifestazioni, Grandi Eventi, Rapporti con Mondo e Monferrato Eventi, Azioni di valorizzazione turistica a livello Regionale, Nazionale ed Internazionale, Comunicazione, Marketing Territoriale, Casale Capitale del Monferrato e Attività Economiche (Industria, Agricoltura, Artigianato, Commercio). Aveva compiuto 60 anni lo scorso 20 giugno e la sua improvvisa scomparsa ha provocato profondo sconforto e cordoglio in tutta la città, e non solo. La funzione funebre verrà celebrata giovedì alle ore 11 in Cattedrale con partenza dal Municipio dove da ieri pomeriggio è stata allestita la camera ardente, nella sala consigliare, così come era avvenuto per l’ex assessore Salvatore Sanzone. Proclamato il lutto cittadino con bandiere comunali a mezz’asta. La sua ultima apparizione pubblica era stata la presentazione del viaggio in Islanda in longboard di due giovani casalesi, e poi la premiazione del Torchio d’oro al Castello che aveva condotto con la sua solita verve e ironia. Domenica all’inaugurazione di “Botteghe storiche” aveva presenziato al suo posto la moglie Valentina. Venerdì sera alle 21,30 il concerto di Roberto Amadè nel cortile del castello “La libertà di scegliere” sarà dedicato alla sua memoria. “Un sincero amico e un assessore che ha cercato di portare Casale fuori dal provincialismo – lo ricorda il collega e amico Beppe Filiberti – ha portato in città artisti e mostre di livello che hanno attirato un pubblico numeroso”. “Da tempo era in cura, ma non ci si aspettava un epilogo così repentino, soprattutto perché Augusto ha sempre mascherato con il sorriso e le battute la sua malattia – lo ricorda con commozione il sindaco Giorgio Demezzi – originario di Milano, in questi anni ha dimostrato l’amore che nutriva per la nostra città, impegnandosi con forza e determinazione per il rilancio non solo della città, ma dell’intero territorio monferrino. Ci lascia un valido collaboratore, un amico e una risorsa importante”. “Con Augusto ho avuto il privilegio di sviluppare in questi anni un rapporto fatto di vicinanza, stima e amicizia che andava al di là dei confini e dei ruoli politici e amministrativi da entrambi ricoperti. Milanese innamorato di Casale, Augusto sapeva unire spirito di iniziativa lombardo e concretezza tutta monferrina, qualità che abbinava ad un grande cuore in tutte le iniziative e le attività che lo vedevano ispiratore e protagonista. Di Augusto mi mancheranno le battute in milanese, le intemerate “a voi che fate politica”, i manicaretti deliziosi che sapeva cucinare, la saggezza “brutale” e sempre franca con cui spesso sapeva consigliarmi” è il ricordo di Nicola Sirchia. “Chiamato da Milano a rivestire un ruolo importate nell’amministrazione cittadina lo ha fatto in modo innovativo – lo ricordano Giorgio Ferraris e Maria Merlo – ha stabilito rapporti con gli altri amministratori e con il mondo del Commercio e del Turismo con uno stile per noi insolito diventando ben presto un personaggio. Lascia un vuoto e un ricordo particolare”. “Un amministratore desideroso di contribuire alla crescita del territorio. Una battuta e una risata erano il modo con cui chiudeva i momenti di tensione” lo ricordano l’onorevole Fabio Lavagno e Roberto Quirino. “Una persona capace e solare, che si è impegnato con serietà, dedizione, portando uno spirito di innovazione nella nostra città” dice l’onorevole Cristina Bargero. “Sempre ironico e pungente – è il pensiero di Massimo De Bernardi – avevamo diversità di opinioni ma sempre nel rispetto dell’uomo, e la sua franchezza era un pregio”. “Avevamo salutato come eccentrico il suo incarico nella Giunta – dice Davide Sandalo – per la mancanza di “radici” casalesi che però Augusto ha superato con una ventata di modernità metropolitana”. “Si immergeva nel lavoro con tanta dedizione e voglia di fare bene e fare tutto in tempi rapidi. Ci mancherà tanto la sua tenacia, la simpatia e il suo grande desiderio di veder rifiorire Casale Monferrato, città che adorava” interviene Laura Mara delle Botteghe Storiche. Lascia i figli Greta e Aaron con la loro mamma Laura.
Roberto Saracco