CASALE – Svolta nelle indagini dell’omicidio dell’impresario casalese Fabio Campagnola ucciso a colpi di pistola nella sua gelateria martedì scorso a Praia do Frances, nel comune di Marechal Deodoro, in Brasile. Nel pomeriggio di ieri, giovedì 5 gennaio, si è costituito alle forze dell’ordine locali l’ufficiale di polizia militare di riserva in pensione José Pereira da Costa, 59 anni, ricercato per l’omicidio dell’imprenditore monferrino. Campagnola, 52 anni, originario di Casale Popolo, era stato ucciso martedì scorso con due colpi di pistola a causa di un litigio per futili motivi, dovuto alla collocazione di carrello di churros (dolcetti tipici) davanti alla propria gelateria. José Pereira da Costa è accusato del reato di omicidio aggravato. La moglie dell’ex poliziotto, Karla Kassiana Vanderlei Warumby Cavalcanti, era stata arrestata martedì in flagranza di reato in quanto avrebbe incitato il marito nella tragica lite.
L’ex poliziotto dopo essersi costituito è stato ascoltato dagli inquirenti. In un primo momento avrebbe negato ogni addebito, per poi rivedere in un secondo momento la sua posizione. Forse dopo aver visto il video che lo inchioda, e su consiglio del suo legale, avrebbe invocato la legittima difesa. Nel pomeriggio era circolata anche in Italia, spinta dai media brasiliani, la notizia della sua scarcerazione, ma è stata poi smentita e quindi Pereira da Costa attualmente si troverebbe in carcere. La famiglia di Campagnola domani partirà dall’Italia per raggiungere il povero Fabio. Accanto alla famiglia, oltre che alla Farnesina, si sono mobilitati anche il deputato casalese Enzo Amiche ed il sindaco Federico Riboldi.