CASALE – Entro l’autunno la città riavrà il suo Teatro Municipale. Da novembre è prevista la nuova stagione dopo una sosta di un anno dovuta ad interventi di adeguamento sulla sicurezza della struttura. “I lavori di ristrutturazione procedono senza sosta ed entro i tempi previsti la città riavrà un Teatro che rispetti le normative vigenti in materia di sicurezza e prevenzione incendi” precisa subito il sindaco Giorgio Demezzi che alcuni giorni fa ha effettuato un sopralluogo. Nello specifico tutte le strutture lignee del Teatro, dopo l’applicazione dell’impregnante, sono state trattate con cinque mani di materiale ignifugante per dare la massima sicurezza in casi di incendio. Uguale trattamento nei camerini e nel sottopalcoscenico, dove è stata inoltre installata una struttura di sostegno in metallo che consente di utilizzare una piattaforma aerea per l’esecuzione dei lavori in quota. Il trattamento interesserà anche il pavimento del palcoscenico e della platea. L’importo speso per adeguamento e manutenzione ammonta a quasi 132 mila euro di cui 30 mila sono stati concessi dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino. Il Teatro Municipale di Casale fu costruito a fine Settecento su disegno dell’abate spoletino Agostino Vitoli. La costruzione, disposta su quattro ordini di palchi e loggioni, è un vero gioiello di stucchi, dorature e velluti. Inaugurato il 26 novembre 1791 con un’opera inedita di Vincenzo Fabrizio il teatro venne chiuso durante l’epoca francese e poi sottoposto ad un radicale restauro interno durante il regno di Carlo Alberto. La riapertura avvenne nel 1840 con “La Beatrice di Tenda” di Gaetano Donizetti. Nel 1861 il teatro venne ceduto dalla società dei nobili al Comune di Casale diventando più fruibile alla cittadinanza. Durante l’ultimo conflitto venne ridotto a magazzino, poi la chiusura definitiva fino al restauro a fine anni ’80 con inaugurazione nel marzo del 1990 con la performance di Vittorio Gassman “Brindisi per un teatro”. “Gli interventi – conclude il sindaco Demezzi – rappresentano l’impegno concreto dell’amministrazione nella valorizzazione del patrimonio locale. La Fondazione Cassa di Risparmio di Torino ci ha permesso un importante contributo, ora restiamo in attesa di quello promesso della Regione Piemonte”. E sottolinea: “Continuiamo nell’opera di ristrutturazione, in modo che la città possa tornare a ospitare rassegne teatrali, e non solo, di prim’ordine, come sarebbe potuta anche essere Vignaledanza. Nessuno, però, ci ha avanzato una richiesta, perché in tal caso avremmo potuto valutare eventuali soluzioni alternative o individuare date più consone, dal momento che il nostro Teatro non ha un sistema di condizionamento dell’aria”.
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