CASALE – L’attesissimo derby tra Casale e Alessandria, che non si incontravano in gare ufficiali da almeno un decennio, si è svolto senza particolari criticità dal punto di vista dell’ordine pubblico.
All’esito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocato in Prefettura lo scorso 15 ottobre e delle numerose riunioni tecniche svolte in Questura con i rappresentanti delle due società calcistiche e delle forze dell’ordine provinciali, il Questore di Alessandria emetteva l’ordinanza con la quale venivano predisposti i servizi necessari per garantire il corretto svolgimento dell’importante evento.
L’incontro di calcio, qualificato a rischio 2 dall’Osservatorio Nazionale per le Manifestazioni sportive, richiedeva infatti la predisposizione di idonee misure organizzative, al fine di garantire ai tifosi delle due compagni e alla cittadinanza casalese di poter godere di una serena e piacevole giornata di sport.
I servizi iniziavano la sera precedente all’incontro, continuavano nella mattina di domenica e vedevano poi il clou circa tre ore prima l’inizio delle ostilità calcistiche.
Oltre all’impegno delle forze di polizia territoriali, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza metteva a disposizione della Questura alcuni uomini di rinforzo del Reparto Mobile di Torino, che risultavano indispensabili per il buon esito dell’evento. Venivano predisposti scrupolosi servizi di osservazione nelle vie attorno allo Stadio Natale Palli, si presidiavano alcuni punti nevralgici della città e, grazie alla proficua collaborazione della Polizia locale di Casale Monferrato, venivano disposte le misure di viabilità necessarie.
L’afflusso del pubblico avveniva regolarmente, costantemente osservato dall’occhio attento del personale in servizio, che veniva dislocato nelle aree destinate al parcheggio dei mezzi dei tifosi provenienti da Alessandria, opportunamente scortato dalle pattuglie a ciò dedicate, e in prossimità degli ingressi allo stadio. La gara si è disputata alla presenza di oltre 2.000 spettatori.
Al termine dell’incontro veniva fatto defluire il pubblico e di casa e solo successivamente anche gli ospiti potevano lasciare l’impianto. Il dispositivo messo in campo impediva il verificarsi di eventi spiacevoli e si scoraggiavano gli esponenti più facinorosi delle due tifoserie storicamente rivali a porre in essere tentativi di reciproco avvicinamento.