CASALE – Un imprenditore agricolo di 54 anni, residente a Casale, con attività sulle colline del Monferrato, svolgeva da diversi anni l’attività di promotore finanziario senza alcuna autorizzazione della Banca d’Italia. Al termine di una articolata indagine, durata oltre un anno, è stato smascherato e denunciato dai finanzieri della Compagnia di Casale. Secondo i finanzieri il casalese raccoglieva denaro, nell’ambito della provincia di Alessandria, da numerose persone interessate ad investimenti di natura mobiliare ed immobiliare, principalmente all’estero, per poi consegnarlo ad emissari di banche svizzere, di passaggio in Italia, per la successiva fase. In un secondo tempo venivano ritirati gli interessi, nel frattempo maturati sulle somme già investite, per ripartirli fra gli aventi diritto. Le Fiamme Gialle guidate dal capitano Francesca Bertone hanno stimato, dal 2008 fino ad oggi, una movimentazione complessiva di oltre 5 milioni di euro che avrebbe consentito all’agricoltore casalese, sottoposto a verifica fiscale in quanto evasore totale per la seconda attività mai segnalata, di ricevere provvigioni per almeno 80 mila euro. La Guardia di Finanza ha avviato un’indagine anche sul conto dei 34 investitori alessandrini individuati (professionisti e imprenditori), per accertare la provenienza del denaro. Del caso se ne stanno occupando anche altri reparti della Provincia di Alessandria. Le somme sottratte a tassazione sono state segnalate all’Agenzia delle Entrate. Il casalese è così stato denunciato per l’esercizio abusivo della professione di promotore finanziario e rischia una reclusione fino a 4 anni e una multa superiore ai 10 mila euro.
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