CASALE – Ricordare la propria cultura di origine è un gesto molto importante che aiuta a non dimenticare da dove veniamo. Proprio per questo ricorrenze come la Giornata Europea della Cultura Ebraica risultano essere assai significative.
A Casale le celebrazioni hanno avuto inizio domenica 1° settembre con il terzo appuntamento del 2024 della rassegna Musica in Sinagoga, creata dal compositore Giulio Castagnoli e dedicata ad autori che hanno attinenza con il mondo ebraico. Il titolo del programma è Il violino e la musica ebraica. “Il violino è il passato. Potrebbe quasi essere considerato una chiave che apre molte serrature. Allo stesso tempo il violino è uno strumento che può produrre delle sonorità nuove che ci trasportano nel futuro. Anche la tradizione deve servire a ricordare il passato e a fornire chiavi di lettura per presente e futuro”, ha commentato Castagnoli. È intervenuto per esibirsi presso la Sinagoga il concertista Alberto Bologni. In carriera ha vinto concorsi come il Viotti di Vercelli e lo Spohr di Friburgo, dal 1998 al 2008 è stato il primo violino solista della Camerata Strumentale Città di Prato. È direttore del MaDAMM (master in direzione artistica e management musicale) e titolare della cattedra di violino al Conservatorio Boccherini di Lucca e collabora regolarmente con alcune università statunitensi e inglesi. Suona un violino Santo Serafino del 1734.
I brani suonati sono stati “Affettuoso e Giga” di Francesco Xaverio Geminiani; “Raw” di Nicola Sani. Sono stati inoltre inseriti nella scaletta del concerto dei brani di Johann Sebastian Bach come la “Partita n. 3 in mi maggiore BWV 1006”, “Preludio” e “Loure”. È stato inoltre eseguito per la prima volta in Italia un Kaddish ebraico op. 78, del compositore Nimrod Borenstein, violinista, direttore e compositore Anglo- Franco – Israeliano (nato a Tel Aviv nel 1969). Il brano è stato scritto per Olga Kaler, che lo ha eseguito in prima alla TCU School of Music in Texas nel 2018. Lo stesso Giulio Castagnoli ha presentato Notturno – La Canzone di Menuchim, composto proprio per Alberto Bologni che lo ha eseguito in prima assoluta nel 2022 e che ricrea musicalmente la canzone evocata nel romanzo di Joseph Roth “Giobbe”. Il concerto si è concluso con Tre Capricci di Niccolò Paganini. Il pomeriggio di domenica è stato una bella occasione di raccoglimento per celebrare la Giornata Europea della Cultura Ebraica e assistere all’esibizione di uno dei violinisti più versatili della nostra generazione.
Benedetta Cerrato