Cari giovani e ragazzi della nostra diocesi di Casale Monferrato,
il nuovo anno scolastico, da poco iniziato, vede attivi e attenti i tantissimi movimenti Fridays For Future che si sono organizzati in quasi tutte le città italiane, europee e del mondo mobilitando trasversalmente migliaia e migliaia di persone. E dal 20 al 27 settembre si tiene la climate action week, la settimana d’azione per il clima che culminerà con lo sciopero globale del 27. Nella stessa settimana c’è il summit sul clima a New York.
Anche nella nostra città i ragazzi e i giovani faranno sentire la loro voce con una manifestazione.
E tutto è iniziato il 20 agosto di un anno fa, quando una ragazzina sconosciuta di Stoccolma di nome Greta si mise a sedere per giorni davanti al suo parlamento con un cartellone, per protestare contro il suo governo per l’inerzia mostrata fino ad allora al grave problema del cambiamento climatico.
Quella che sembrava una strana e singolare manifestazione di una adolescente si è trasformata in un movimento di milioni di coetanei che in ogni parte del pianeta si ritrovano fraternamente e gioiosamente per far sentire il grido di allarme della nostra terra sull’orlo di un precipizio.
Il 24 maggio 2015 Papa Francesco firma l’enciclica «Laudato si’»; un documento prezioso, in cui profeticamente il Papa ci ricorda che la creazione è un dono di Dio e che noi abbiamo il dovere di custodirlo e trasmetterlo alle nuove generazioni come fonte di vita, di bellezza e di sostentamento.
Invece questo dono, per la sete del denaro e del potere lo abbiamo sfruttato senza riguardi, annichilito, deturpato e ridotto in condizioni drammatiche.
Ormai non c’è più un angolo della terra che non sia stato toccato dall’inquinamento e dallo sfruttamento forsennato delle risorse.
Le macro e microplastiche hanno invaso tutta la natura e i nostri bellissimi mari e oceani.
L’aria è sempre più inquinata… gas di scarico, pesticidi, fertilizzanti, esperimenti nucleari per costruire bombe sempre più potenti…
Territori interi non sono più abitabili per i disastri ambientali che l’uomo ha prodotto, e noi Casalesi ne sappiamo qualcosa per il dramma dell’amianto che ha segnato fortemente questa terra e che ancora ne paga le conseguenze.
I paesi del terzo mondo li abbiamo sfruttati all’inverosimile per poi lasciarli in condizioni disastrose e in balia di continue guerre per le ingiustizie che si sono generate. Potrei toccare anche il tema della nostra salute compromessa per l’inquinamento che abbiamo creato.
Una attenta osservazione di cosa mangiamo, beviamo e respiriamo dovrebbe poi evitarci lo stupore per l’aumento del cancro che colpisce a tutte le età.
Le stagioni sono sempre più bizzarre e i fenomeni atmosferici diventano sempre più distruttivi.
Per l’aumento della temperatura media i ghiacciai delle nostre Alpi stanno scomparendo modificando tutto l’ecosistema… Potrei continuare la litania delle realtà negative, ma questo ci basta per comprendere che così non possiamo andare avanti ancora per tanto. In questi anni quanti sono stati gli appelli di numerosi scienziati sulla drammaticità della situazione.
Che cosa si sta facendo? Sembra ben poco, visti gli enormi interessi economici che stanno dietro ad ogni decisione atta a ridurre le emissioni inquinanti. I potenti della terra puntualmente si ritrovano, ascoltano gli scienziati, discutono, firmano fogli di carta con dichiarazioni e impegni di riduzione delle emissioni nocive fissando date come traguardi indiscutibili e poi…? E poi prevale il potere economico che detta legge anche a quello politico e così i progetti di sviluppo sostenibile spesso restano sulla carta.
Quella ragazzina di nome Greta Thunberg ha messo in atto un movimento di protesta che ha invaso le piazze di tutto il mondo. Venerdì scorso 20 settembre gli under 18 di più di 3200 città di 165 paesi di tutto il mondo si sono riversati in piazza per chiedere a gran voce il diritto ad un futuro eco sostenibile in questo meraviglioso e azzurro pianeta che è la nostra terra.
Respirare aria tersa, bere acqua limpida e non contaminata, mangiare cibi non inquinati, vivere in modo più naturale…questo chiedono i giovani oggi per il loro futuro.
Sono molto contento che questa protesta sia partita e portata avanti dai giovani che hanno percepito che la situazione è davvero ad un bivio.
Non siamo i padroni della creazione, siamo solo dei custodi. L’intero mondo creato non è di pochi come purtroppo si è verificato, ma un dono di Dio per tutti affinché ce ne prendiamo cura.
Se distruggiamo la creazione, essa distruggerà noi.
La natura non perdona mai se viene maltrattata.
A tutti i ragazzi, ai giovani e anche a noi adulti, dico che non basta protestare e manifestare; occorre anche agire mettendo in atto decisioni a partire dalle nostre scelte di vita. Dobbiamo avere la capacità di considerare ciò che è essenziale per la nostra vita e ciò che è superfluo e frutto di tanti condizionamenti di cui potremmo davvero farne a meno.
La nostra società dei consumi ci spinge ad appagare bisogni e ad avere cose che soddisfano desideri creati ad arte. La terra ci è stata consegnata come una realtà fragile straordinaria, sta a noi ora viverla e consegnarla alle generazioni future in una condizione migliore di come l’abbiamo ricevuta. Lottiamo per questo e impegniamoci a partire dalle scelte della nostra vita e dalla pressione che ogni cittadino può esercitare a livello politico.
I giovani sono la nostra speranza e se in loro c’è questa sensibilità possiamo ben sperare in un futuro migliore.
Casale Monferrato, 23 settembre 2019
† Gianni Sacchi Vescovo